Incidente sul lavoro, tre morti intossicati a Milano: coinvolti due fratelli di Muggiò

LEGGI L’incidente - Ha tentato in tutti i modi di soccorrere il fratello e ora è ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale San Raffaele di Milano. Arrigo e Giancarlo Barbieri, 57 e 61 anni della Taccona di Muggiò, sono vittime del gravissimo incidente sul lavoro alla Lamina di via Rho a Milano, in zona Greco. Ipotesi di omicidio colposo plurimo. Il bilancio: tre morti, sei coinvolti.
Incidente sul lavoro a Milano: Lamina, vittime Muggiò
Incidente sul lavoro a Milano: Lamina, vittime Muggiò Fabrizio Radaelli

Ha tentato in tutti i modi di soccorrere il fratello e ora è ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale San Raffaele di Milano. Aggiunge pesantezza alla tragedia il coinvolgimento di Arrigo e Giancarlo Barbieri, 57 e 61 anni della Taccona di Muggiò, nel gravissimo incidente sul lavoro alla Lamina di via Rho a Milano, in zona Greco.


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L’allarme era scattato intorno alle 17 di martedì 16 gennaio per l’intossicazione per inalazione di quattro persone: il bilancio alla fine è di sei lavoratori coinvolti, tre deceduti, uno in gravi condizioni. Gli operai sarebbero stati uccisi dall’azoto, soffocati mentre pulivano la vasca di un forno interrato. Una operazione ripetuta decine di volte e che mai aveva dato problemi in una azienda definita proprio da uno degli operai sopravvissuti come “molto attenta alla sicurezza”.

Arrigo Barbieri era cresciuto nell’azienda insieme al fratello e dopo il matrimonio si era trasferito a Busto Arsizio: è morto all’ospedale San Gerardo di Monza; Giancarlo era già in pensione: sembra si trovasse al lavoro per istruire un neo assunto. Proprio il fratello avrebbe provato a salvarlo rimanendo lui stesso intossicato: arrivato incosciente e in arresto cardiaco all’ospedale, è ricoverato in fin di vita. Le altre vittime sono l’elettricista esterno all’azienda Marco Santamaria, 42 anni nato a Monza, e l’operaio Giuseppe Setzu, 48 anni. Altri due – le persone che sono riuscite a dare l’allarme – sono stati ricoverati in codice giallo e in condizioni meno gravi.

L’azienda è stata posta sotto sequestro. Da quanto è emerso, e dovrà essere chiarito dalle indagini, sembra che l’allarme non sia scattato. Allarmi che erano stati controllati di recente, proprio come il forno che ha ucciso tre persone.
La Procura di Milano indaga con l’ipotesi di omicidio colposo plurimo.