Incidente sul lavoro a Milano: un’ora di sciopero, lutto cittadino e bandiere a mezz’asta

Un’ora di sciopero, lutto cittadino e bandiere a mezz’asta dopo l’incidente sul lavoro che alla Lamina di Milano ha provocato la morte di tre persone. Tra le vittime Arrigo Barbieri, cresciuto alla Taccona di Muggiò, mentre è ricoverato in ospedale in gravissime condizioni il fratello Giancarlo.
Incidente sul lavoro a Milano: Lamina, vittime Muggiò
Incidente sul lavoro a Milano: Lamina, vittime Muggiò Fabrizio Radaelli

Un’ora di sciopero, lutto cittadino e bandiere a mezz’asta dopo l’incidente sul lavoro che alla Lamina di Milano ha provocato la morte di tre persone. Tra le vittime Arrigo Barbieri, cresciuto alla Taccona di Muggiò, mentre è ricoverato in ospedale in gravissime condizioni il fratello Giancarlo.


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Il lutto è stato annunciato dal sindaco Beppe Sala, insieme a un incontro con le famiglie e uno col prefetto per convocare un tavolo “molto operativo e non retorico, con tutti gli enti che possono dare il loro contributo, come ad esempio i sindacati, l’Inail, per rafforzare i controlli preventivi”.

Bandiere a mezz’asta anche in Camera di commercio e Confcommercio. «Il mondo delle imprese aderisce al lutto cittadino proclamato dal sindaco Sala ed è vicino alle famiglie delle vittime del tragico incidente nella fabbrica della Lamina – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio e di Confcommercio Milano – È importante che si vada anche oltre la solidarietà. Bene, dunque, il tavolo operativo convocato dal Comune. La Camera di Commercio è disponibile a partecipare a iniziative legate ad un maggiore rafforzamento della informazione e della formazione sui temi della sicurezza. La diminuzione degli incidenti sul lavoro è uno dei segni più rilevanti del livello di civiltà di un Paese».

Un’ora di sciopero è stata proclamata Fim Cisl – Fiom Cgil – Uilm Uil: venerdì sciopero di tutti i metalmeccanici della Lombardia per riaffermare il diritto a lavorare in sicurezza e riaffermare la cultura della prevenzione.

In Lombardia, da gennaio a novembre 2017, sono stati 127 i morti sul lavoro. Quanto ai rischi, sul territorio è presente circa la metà delle aziende considerate pericolose in base ai criteri dettati dalla Direttiva Seveso.

«Come sindacati non smetteremo di sostenere l’impegno dei rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza, per ottenere il pieno rispetto di tutte le norme in materia sui luoghi di lavoro. Cgil Cisl e UIl della Lombardia apprezzano l’iniziativa del Sindaco di Milano Giuseppe Sala di proclamare il lutto cittadino e sosterranno tutte le iniziative di lotta che unitariamente decideranno le organizzazioni sindacali di categoria dei metalmeccanici, nella profonda convinzione che ciò che è accaduto non debba mai più ripetersi e che non possa esistere crescita economica e sociale senza difendere e valorizzare il lavoro».

«Non si può continuare a morire. Gli ispettori sono sotto organico e depotenziati. Bisogna cambiare logica e pensare alla prevenzione degli incidenti. Su questo dovrebbero interrogarsi tutti, anche la politica – così il segretario confederale Cgil Maurizio Landini – In questi anni, nonostante il calo delle ore lavorate, gli incidenti e le morti sul lavoro sono aumentate. Bisogna evitare che questo avvenga ancora».