Incidente Statale 36: 60 giorni di prognosi per l’uomo liberato dai vigili del fuoco, caccia al mezzo causa del tamponamento

LEGGI L’incidente - È di due feriti il bilancio dell’incidente stradale che nel pomeriggio di martedì 27 febbraio ha paralizzato la Statale 36 in direzione nord: il più grave, estratto dall’abitacolo dai vigili del fuoco di Seregno con Lissone dopo due ore di lavoro, ha 60 giorni di prognosi. La Stradale cerca intanto il furgone che avrebbe provocato il tamponamento. Rete tra forze dell’ordine e Anas per tamponare le conseguenze sul traffico.
Statale 36, incidente Valassina martedì 27 febbraio
Statale 36, incidente Valassina martedì 27 febbraio Cristina Marzorati

Ne avrà per sessanta giorni per fratture multiple l’uomo che era alla guida del furgone che martedì 27 febbraio si è incastrato sotto il cassone del camion che lo precedeva in un grave tamponamento sulla Statale 36 nel territorio di Verano Brianza. Quarantanove anni, di Carate Brianza, è stato salvato dai vigili del fuoco di Seregno in posto con quelli di Lissone, che hanno lavorato quasi due ore per riuscire a estrarlo dall’abitacolo del suo mezzo: è stato trasportato in elicottero all’ospedale San Gerardo di Monza e operato.

Un mese di prognosi invece per il sessantenne di Bovisio Masciago che era sul camion Iveco coinvolto nel tamponamento: estratto anche lui dall’abitacolo era stato portato in ospedale a Lecco.


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La polizia stradale intanto è alla ricerca del furgone che, probabilmente per una manovra improvvisa, ha causato l’incidente. A conferma della prima ricostruzione della dinamica infatti il primo camion, un Volvo, avrebbe effettuato una frenata azionando il sistema antitamponamento per evitare un mezzo che procedeva davanti a lui. La frenata ha innescato il tamponamento che ha coinvolto l’Iveco condotto dal bovisiano e per ultimo il furgone del caratese.

L’incidente, avvenuto intorno alle 14.50, ha comportato la chiusura totale della Valassina in direzione nord fino alle 18 con uscita obbligatoria a Como-Erba e poi il transito sulla sola corsia di sorpasso fino alla riapertura completa alle 21

Le pattuglie della Stradale sul posto, due da Seregno e una da Milano, hanno fatto rete con Anas e con i comandi di polizia locale del territorio per avvertire gli automobilisti in arrivo sia attraverso la cartellonistica luminosa sia con auto dei vigili posizionate agli ingressi della superstrada per deviare il traffico e governare la viabilità locale. Gli effetti più pesanti si sono registrati a Giussano e Verano Brianza. Il picco massimo della coda è arrivato fino a Lissone.