Incidente mortale sul lavoro a Bellusco: la vittima è Antonio Limonta di Vimercate

Si chiamava Antonio Limonta e risiedeva a Vimercate l’ennesima vittima sul lavoro, la diciottesima in Lombardia dall’inizio dell’anno. Ha perduto la vita venerdì 20 aprile attorno alle 18, nella carpenteria “Fratelli Misani” di via dell’Artigianato. Per motivi al momento ignoti e che stabiliranno le Autorità, è rimasto schiacciato da un macchinario.
Sul posto sono giunte un’automedica e due ambulanze
Un’automedica

Si chiamava Antonio Limonta e risiedeva a Vimercate l’ennesima vittima sul lavoro, la diciottesima in Lombardia dall’inizio dell’anno. Ha perduto la vita venerdì 20 aprile attorno alle 18, nella carpenteria “Fratelli Misani” di via dell’Artigianato. Per motivi al momento ignoti e che stabiliranno le Autorità, è rimasto schiacciato da un macchinario. Sul luogo della tragedia si sono presentati ispettori della Ats, i vigili del fuoco, i carabinieri e la polizia locale di Bellusco, due ambulanze e un’automedica ma per il 42enne non c’è stato nulla da fare. Un altro operaio della ditta, di 25 anni, è rimasto ferito nel tentativo di liberare dal macchinario il 42enne.

Sul luogo della tragedia, anche a portare conforto ai familiari, è arrivato il sindaco di Bellusco e presidente della Provincia Roberto Invernizzi.

Il deputato leghista di Concorezzo Massimiliano Capitanio, appreso dell’incidente, ha commentato in un comunicato: «La tragedia di Bellusco conferma l’urgenza di intervenire con nuove strategie nelle politiche per la sicurezza sul lavoro. In Lombardia, dall’inizio dell’anno, si sono registrati già 18 morti, come era emerso proprio ieri, poche ore prima dell’infortunio mortale in Brianza, dal tavolo di coordinamento sugli infortuni sul lavoro di Cgil, Cisl e Uil della Lombardia con il governatore Attilio Fontana. In Italia, secondo Inail, la conta sale a 151 morti tra gennaio e marzo. Oltre a diffondere progetti e potenziare i controlli (29.000 su 560.000 aziende), è necessario investire risorse dirette alle aziende per sostenere le procedure interne di sicurezza».