Incidente mortale a Monza, l’associazione HQ: «Il tunnel non è abbastanza sicuro»

L’associazione HQ Monza torna sul nodo sicurezza del tunnel di viale Lombardia dopo l’incidente mortale all’alba di sabato 15 settembre. «Autovelox, sensori e telecamere».
L’incidente a Monza il 15 settembre
L’incidente a Monza il 15 settembre Fabrizio Radaelli

«In questi ultimi mesi la sicurezza sulla Statale 36 è stata messa a rischio danumerosi incidenti, la maggior parte dei quali nei tratti “maledetti” di Desio e Briosco, dove tutti auspicano nuovi interventi che migliorino la sicurezza. Ma c’è una novità che suscita ulteriore allarme: sono in aumento anche gli incidenti all’interno della galleria di Monza». Lo scrive l’associazione HQ Monza dopo il mortale che è costato la vita a un 36enne nelle prime ore di sabato 15 settembre.

«In questi ultimi mesi, come associazione, stiamo tra l’altro raccogliendo ripetute segnalazioni di auto che nel tunnel sfrecciano a velocità elevata, facendo slalom tra le corsie e gli altri veicoli. Rilanciamo quindi con forza una richiesta che avevamo avanzato sin dai tempi della progettazione della galleria: installare autovelox e utilizzare i sensori e le telecamere di sicurezza (sono apparecchi ultramoderni, è cosa possibile) per identificare e sanzionare i ripetuti cambi di corsia azzardati». Le parole non fanno riferimento all’incidente di sabato 15.

Per la portavoce Isabella Tavazzi «a cinque anni dall’apertura al traffico della galleria di Monza, sembra che gli automobilisti più spregiudicati abbiano purtroppo “preso confidenza” con il tunnel, dimenticando che lì sotto occorre il massimo di cautela. Facciamo appello ad Anas e alla Polizia Stradale perché ci siano più controlli e sistemi di dissuasione, per stroncare al più presto questa tendenza pericolosa».