Inaugurata la diga delle Fornaci sul Lambro: al confine con Briosco l’opera strategica per Monza e Brianza

È stata inaugurata lunedì pomeriggio la nuova diga delle Fornaci, realizzata in 24 mesi dal Parco regionale della Valle del Lambro e dalla Regione al confine tra Briosco e Inverigo: «Progetto strategico anche per Monza Brianza».
Inagurazione diga Fornaci
Inagurazione diga Fornaci

Un progetto da 5,4 milioni di euro, strategico per la sicurezza delle province di Monza Brianza, Lecco, Milano e Como. È stata inaugurata lunedì pomeriggio la nuova diga delle Fornaci, realizzata in 24 mesi dal Parco regionale della Valle del Lambro e dalla Regione al confine tra Briosco e Inverigo. La diga è larga 12 metri e può contenere fino a 950 mila metri cubi di acqua.

“Un progetto strategico per il territorio – ha commentato la presidente dell’ente Eleonora Frigerio – Ora i Comuni della Valle del Lambro e Monza non andranno più sott’acqua. Un’opera portata avanti a quattro mani da Regione e dal Parco che testimonia l’attenzione al territorio e al paesaggio. È stata realizzata un’area di laminazione attraverso una pista ciclopedonale con un impatto ambientale molto limitato. Sono particolarmente felice che oggi inauguriamo, prima della stagione delle piogge, perché il mese di novembre potrebbe essere un mese difficile».


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Nel particolare la Diga delle Fornaci è una traversa fluviale in grado di regolare le portate del fiume in occasione delle piene più significative del Lambro. “È stata progettata per lavorare insieme al Cavo Diotti e alla Cava di Brenno ed è a queste complementare. Quando la portata del fiume Lambro supera i 63 metri cubi al secondo, le paratoie possono essere abbassate in modo da accumulare la parte eccedente della portata nel lago che temporaneamente si formerà a tergo delle paratoie. Questo lago, di volume massimo pari a 950 mila metri cubi per una superficie di quasi 400 mila metri quadrati (quasi 60 campi di calcio) una volta passata la piena del fiume viene gradualmente svuotato attraverso l’apertura, sempre progressiva delle paratoie. A differenza del Cavo Diotti, che agisce preventivamente sulle piene del fiume, la diga delle Fornaci agisce direttamente sulle portate del fiume e quindi l’effetto sulle portate del Lambro è immediato e subito percepibile”, spiega il Parco.

Alla cerimonia di inaugurazione ha partecipato il vicepresidente e assessore per la Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione di Regione Lombardia Fabrizio Sala, l’assessore al Territorio e Protezione Civile di Regione Lombardia Pietro Foroni, il consigliere regionale Alessandro Corbetta e i sindaci e i rappresentanti delegati dei Comuni di Inverigo, Veduggio con Colzano, Nibionno, Anzano del Parco, Arosio, Besana in Brianza, Briosco, Erba, Merone, Monguzzo e Verano Brianza.


«La capacità di lavorare assieme per risolvere i problemi dei cittadini è la soluzione giusta. Regione e amministratori locali – ha detto Fabrizio Sala – devono lavorare a stretto contatto, con coraggio, per spiegare l’opera. Un intervento molto importante per la sicurezza del territorio e dei cittadini e di questo la popolazione ha preso coscienza, apprezzandone il valore».

Dopo la ristrutturazione nel 2015 del Cavo Diotti, la diga più antica d’Italia che regola le acque del Lago di Pusiano, la Diga delle Fornaci e la Cava di Brenno (del quale è pronto il progetto esecutivo con avvio dei lavori nel 2019) costituiscono il sistema di difesa idraulica della Valle del Lambro che aumenta la sicurezza perché rende sempre meno probabili le piene del fiume Lambro che interessano i comuni brianzoli che si affacciano sul fiume e le città di Monza e Milano.

«La diga delle Fornaci si inserisce in un complesso sistema di opere che a breve ci porterà al raggiungimento di quella sicurezza idraulica molto attesa in un territorio operoso come la Brianza. Stiamo infatti progettando e realizzando altre opere di completamento lungo il fiume Lambro nella zona di Monza, Cologno Monzese e Milano», ha concluso l’assessore Pietro Foroni ringraziando l’ente Parco Valle Lambro.