Il Pane si allarga, Mezzago entra nel parco. Margherita Brambilla vice presidente

Un parco più grande e con un nuovo vicepresidente: due novità per il Parco Agricolo Nord Est, il Pane.
L’area agricola di Mezzago che è entrata nel territorio tutelato del Pane
L’area agricola di Mezzago che è entrata nel territorio tutelato del Pane

Un nuovo vice presidente e anche…nuovi confini. L’assemblea dei sindaci del Parco Agricolo Nord Est (il Pane) ha visto la partecipazione dei 22 sindaci dei Comuni consorziati, molti dei quali neo eletti alle ultime elezioni amministrative. e ha preso un paio di decisioni importanti. La più importante ha riguardato l’ampiamento dell’area tutelata dall’ente , con l’ingresso del territorio di Mezzago. Il Parco ha così incrementato il proprio territorio di circa 35 ettari, con un ampliamento che ha coinvolto la piana ad ovest della capitale brianzola dell’asparago rosa. «Le aree proposte in ampliamento sono funzionali al conseguimento degli obiettivi statutari e più in generale ad una migliore e più efficace tutela del territorio e allo sviluppo della rete ecologica a livello locale e provinciale – spiegano dal Parco -. Questo ampliamento è il primo tassello per la creazione di un corridoio ecologico sulla piana Bellusco-Mezzago, utile per aggirare la barriera ecologica provocata dall’area industriale di Mezzago-Bellusco».

Il Pane si allarga, Mezzago entra nel parco. Margherita Brambilla vice presidente
Margherita Brambilla

Nel corso dell’assemblea si è provveduto, a norma dello statuto, all’elezione del vice presidente, figura vagante dopo i risultati elettorali. Con voto palese è stata eletta Margherita Brambilla, assessore alle politiche ambientale e alle politiche culturali e del tempo libero di Agrate. «Sono felice e onorata di aver avuto la fiducia dei sindaci del Parco Pane per affiancare il presidente dell’assemblea e mi impegnerò da subito per rendere effettivo il mio contributo per diffondere la consapevolezza del nostro territorio circa le bellezze del Parco e l’importanza di tutelarle e valorizzarle. Il Parco, a due anni dalla fusione tra Molgora e Rio Vallone, dimostra di essere una risorsa preziosa per i comuni e ha mostrato importanti capacità progettuali. Lavoreremo per proseguire sul solco tracciato» ha commentato a caldo l’interessata.