Imu e Tasi, la Brianza deve pagare 230 milioni: mercoledì 16 dicembre la scadenza

Ammonta a circa 230 milioni di euro il gettito della seconda rata di Imu e Tasi per tutti i comuni della Brianza. La stima, elaborata dall’ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza, prende in considerazione le previsioni di entrate che i comuni brianzoli dovrebbero incassare alla scadenza del 16 dicembre, termine ultimo per il pagamento delle imposte sugli immobili.
Imu e Ici,  entro il prossimo mercoledì bisogna pagare
Imu e Ici, entro il prossimo mercoledì bisogna pagare Fabrizio Radaelli

Ammonta a circa 230 milioni di euro il gettito della seconda rata di Imu e Tasi per tutti i comuni della Brianza. La stima, elaborata dall’ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza, prende in considerazione le previsioni di entrate che i comuni brianzoli dovrebbero incassare alla scadenza del 16 dicembre, termine ultimo per il pagamento delle imposte sugli immobili. La data di mercoledì prossimo è segnata con un cerchiolino rosso sul calendario dei contribuenti brianzoli che ogni anno restano in balia, come tutti i cittadini italiani, delle novità del governo in materia di tributi.

Potrebbe essere, infatti, che la rata che i contribuenti brianzoli si apprestano a pagare sia l’ultima per quanto riguarda la tassa sulla casa. Il governo Renzi, infatti, ha fatto sapere che dall’anno prossimo verrà abolita l’Imu e la Tasi. E il governo provvederà a rifondere gli enti locali dei mancati introiti che questa operazione causerà alle casse dei comuni. I comuni già tremano pensando alle tempistiche con le quali verranno rimborsati, da parte del Governo, questi preziosi mancati introiti.

La maggior parte degli introiti arriverà dal capoluogo Monza (15 milioni previsti per la Tasi) e dai comuni più grossi della Brianza come Vimercate (2,9 milioni di gettito Tasi previsto), Seregno (3,6 milioni), Lissone (3 milioni) e Desio (3,2 milioni). Nella maggior parte dei casi i contribuenti hanno dovuto fare riferimento all’ufficio tributi del comune di riferimento per avere il dato sull’importo da pagare oppure, per alcuni comuni che hanno messo a disposizione il servizio per i loro cittadini, calcolare la tassa con il servizio on-line.

I Comuni, infatti, possono aver rivisto le aliquote rispetto alla prima tranche. L’acconto di giugno è stato pagato con le aliquote del 2014, mentre per il saldo bisogna usare le aliquote deliberate dai Comuni nel 2015 entro lo scorso 30 luglio 2015. Sul sito del proprio Comune di riferimento o quello del ministero dell’Economia e delle Finanze (tutte le aliquote sono state pubblicate sul sito www.finanze.it) è possibile vedere i possibili cambiamenti e quali sono le agevolazioni e detrazioni in materia di Tasi sulla prima casa, per le quali le amministrazioni comunali hanno carta bianca. In questo caso l’ufficio Tributi del Comune di riferimento è stato un prezioso aiuto per i cittadini nell’aggiornamento degli importi dovuti per chi ha poca dimestichezza con il computer e internet.

Per le modalità di pagamento è possibile utilizzare il bollettino postale oppure il modello F24 (si può pagare tramite l’home banking o in banca). Per non incorrere in errori si ricorda che anche se Imu e Tasi riguardano lo stesso immobile, occorre compilare due moduli distinti oppure compilare l’F24 nelle due diverse righe indicando i diversi codici di riferimento dei tributi.