Il Viminale propone la revoca della cittadinanza al pugile dell’Isis

Il ministero dell’Interno ha proposto la revoca della cittadinanza italiana a Abderrahim Moutaharrik, il “pugile dell’Isis” arrestato a Lecco nel maggio 2016 e che pochi giorni dopo avrebbe dovuto combattere nella Notte dei campioni di Seregno.
Abderrahim Moutaharrik
Abderrahim Moutaharrik

Il ministero dell’Interno ha proposto la revoca della cittadinanza italiana a Abderrahim Moutaharrik, il “pugile dell’Isis” arrestato a Lecco nel maggio 2016 nell’operazione congiunta tra Ros-Digos contro il terrorismo jihadista e che pochi giorni dopo avrebbe dovuto combattere nella Notte dei campioni di Seregno.


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Atleta di kickboxing di talento, cresciuto a Valmadrera e trasferito a Lecco, era diventato cittadino italiano nell’aprile del 2015. Due figli, una moglie marocchina, è stato condannato a 6 anni per terrorismo in via definitiva all’inizio di febbraio. Definitiva anche la condanna a 3 anni e 4 mesi per sua moglie.

Nelle intercettazioni Moutaharrik parlava anche di un possibile attentato in Vaticano. Il Viminale alla luce del Decreto Sicurezza ha proposto di revocare lo status dell’uomo, già cittadino marocchino. Il caso è stato analizzato da questura e prefettura di Lecco, l’ultima parola spetta al presidente della Repubblica.