Il sogno di HQMonza: la stazione come hub di treni internazionali, con Malpensa Express e tre metropolitane

Secondo l’associazione l’arrivo della metropolitana M5 potrebbe essere l’occasione per riqualificare interamente la stazione ferroviaria di Monza, rendendola uno snodo importante anche a livello internazionale
La stazione di Monza
La stazione di Monza Fabrizio Radaelli

La metropolitana non basta: HQMonza lancia la sua proposta choc alla città: trasformare la stazione ferroviaria in un hub con treni internazionali, Malpensa Express e tre metropolitane. Quello che sembra un sogno irrealizzabile secondo l’associazione, invece, potrebbe funzionare, rilanciando la stazione per farne un vero “hub intermodale con servizi ai cittadini”.

L’ipotesi è quella di una stazione “ ristrutturata e ampliata, con recupero dell’ex scalo merci ormai quasi in disuso, con servizi di car e bike sharing, spazi dedicati al commercio, all’arte e alla cultura, luoghi per eventi, nuove aree di verde pubblico. Una stazione importante, nodo primario per più linee di trasporto”.

Da Monza partono e arrivano treni internazionalii che collegano con Zurigo, Strasburgo, Francoforte. La stazione potrebbe essere collegata a Milano anche con la M5 lilla e con Malpensa con un Express sulla linea Monza-Seregno-Saronno.

Inoltre la stazione potrebbe essere polo di raccolta e interscambio in una delle aree più ricche e densamente urbanizzate d’Italia, la Brianza con i suoi 800mila abitanti, attraverso le ferrovie Monza-Molteno e Monza-Saronno trasformate in altre due vere linee metropolitane.

Si tratta di una prospettiva che l’associazione ha approfondito approfondito nei mesi scorsi con l’aiuto di esperti di trasporti e marketing territoriale, tenendo anche conto del futuro per la mobilità programmato dal Comune di Milano.

“Il futuro -dice Isabella Tavazzi, portavoce dell’associazione HQMonza- passa per molti aspetti attraverso una rivoluzione della mobilità e noi vorremmo Monza protagonista. Su questa proposta, che è una sfida, ci piacerebbe vedere che il sindaco Allevi e l’assessore all’urbanistica Sassoli riunissero intorno ad un tavolo RFI, Trenord, la Regione Lombardia ed esperti indipendenti bene informati sui profondi cambiamenti in corso in tutte le aree densamente urbanizzate d’Europa”.