Il sindaco di Lissone preoccupata per le residenze anziani della Brianza: «La Regione intervenga prima che sia troppo tardi»

Messe in crisi economica dalla emergenza sanitaria sono le protagoniste di una lettera che Concettina Monguzzi, nella veste di presidente dell’Ambito Territoriale di Carate Brianza, a nome anche degli Ambiti territoriali di Desio, Seregno e Vimercate, ha inviato al presidente Attilio Fontana.
«L’attuale quadro economico delle Rsa sopporta momenti di particolare pressione» scrive Monguzzi.
«L’attuale quadro economico delle Rsa sopporta momenti di particolare pressione» scrive Monguzzi.

Una lettera inviata all’attenzione del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, dell’assessore regionale al welfare, Letizia Moratti, e di Ats, per esporre le problematiche delle Rsa del territorio brianzolo nel periodo Covid-19.

L’ha scritta il sindaco di Lissone, Concettina Monguzzi, in qualità di presidente dell’Ambito Territoriale di Carate Brianza a nome anche degli Ambiti territoriali di Desio, Seregno e Vimercate. Monguzzi rimarca le difficoltà che le residenze sanitarie per anziani stanno affrontando a causa della pandemia e chiede un dialogo a Regione di per la risoluzione delle problematiche.

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«Fra le conseguenze socio-sanitarie che la pandemia ha causato nei nostri territori, la tematica inerente le Residenze Sanitarie Assistenziali (Rsa) merita un’immediata riflessione per prevedere azioni che tutelino tanto gli operatori quanto i nostri anziani- scrive Monguzzi – l’attuale quadro economico delle Rsa sopporta momenti di particolare pressione dovuti ad un notevole incremento dei costi imputabili alla maggior assistenza sanitaria (costi del materiale, dispositivi di protezione individuale, smaltimento rifiuti, igienizzazione degli ambienti) che si associa ad un calo del numero di rette introitate».

Negli ultimi mesi, Concettina Monguzzi spiega che «si registra infatti una media posti disponibili che è balzata dall’ 1% a ben il 15%» precisando che «la diminuzione degli ospiti è causata da molteplici fattori, legati sia ai decessi che ai blocchi degli ingressi, oltre che da una campagna mediatica che nel periodo della pandemia ha attribuito alle residenze responsabilità che le hanno collocate in un immaginario di paura e diffidenza».

«Le Rsa si trovano così già da alcuni mesi a fronteggiare una situazione che rischia di compromettere il delicato equilibrio socio-sanitario che la nostra società deve garantire a fasce di popolazione, i cui bisogni trovano risposta in cure da parte di medici specialisti e di un’ articolata assistenza sanitaria- spiega il presidente dell’Ambito Territoriale di Carate Brianza – per ridurre l’impatto economico, pur mantenendo i livelli qualitativi di cura, le Rsa potrebbero essere costrette ad aumentare le rette, con conseguente insostenibile incremento delle tariffe a danno dell’utenza».

In qualità di Ente locale, lavorando a stretto contatto con le Rsa, Monguzzi ne riconosce «il valore ed il ruolo imprescindibile a tutela e protezione dei fragili» e ritiene che, oggi ancor di più, «occorre attenzionare la questione, affrontare gli attuali problemi, trovare soluzioni, anche inedite, a sostegno del sistema senza attendere la conclusione dell’emergenza, perché potrebbe essere troppo tardi». Da qui la richiesta a Regione Lombardia. «Chiediamo quindi che venga aperto un dialogo con Regione Lombardia, sia in veste di istituzione interessata, sia nei panni di interprete di una problematica da far emergere nel corso delle Conferenze delle Regioni, verso soluzioni tangibili, come ad esempio ulteriori finanziamenti specifici per le Rsa» conclude.