Il sindaco di Lissone a Bertolaso: «Abbiamo fatto il nostro dovere e anche di più, non spetta a noi trovare i vaccini»

Concettina Monguzzi, ha scritto al coordinatore della campagna vaccinale di Regione Lombardia, per esprimere “sincero rammarico” per le parole attraverso le quali chiede ai sindaci di «non prendere le distanze e fare scaricabarile».
Il sindaco di Lissone, Concetta Monguzzi
Il sindaco di Lissone, Concetta Monguzzi Elisabetta Pioltelli

Il sindaco di Lissone, Concettina Monguzzi, ha scritto a Guido Bertolaso, coordinatore della campagna vaccinale di Regione Lombardia, per esprimere “sincero rammarico” per le parole attraverso le quali Bertolaso chiede ai sindaci di «non prendere le distanze e fare scaricabarile in merito alla situazione emergenziale in corso». Il sindaco ricorda il lavoro senza sosta dei sindaci per rispondere in prima linea alle urgenze dettate dalla pandemia.

«Amministro la città di Lissone, la seconda per numero di abitanti della Provincia di Monza e Brianza, ormai dal 2012 – scrive Monguzzi -ho un ruolo di consigliere provinciale e siedo nel Consiglio di rappresentanza dei sindaci Ats Brianza allo scopo di offrire il mio contributo gratuito per lavorare sul territorio in maniera omogenea e per promuovere uno sviluppo complessivo e trasversale. Insieme ai miei colleghi, indistintamente dall’appartenenza politica, sono sul campo ormai da febbraio 2020 per fronteggiare una pandemia senza precedenti e per affrontare tematiche ed urgenze che in molti casi esulano dalle competenze strettamente amministrative. In questi 13 mesi noi sindaci e amministratori locali abbiamo lavorato senza sosta, dimenticandoci cosa fossero i sabati e la domenica, iniziando le nostre telefonate al mattino presto e terminando a serata inoltrata. Le mie giornate sono un susseguirsi di urgenze che vanno ben oltre gli obiettivi strategici prefissati per il mio mandato. Nessun problema: ho saputo distinguere fra urgenza ed importanza, e l’urgenza è venuta prima di ogni altro aspetto».

E aggiunge: «Ciascuno di noi, me compresa, ha rinunciato alla vita privata continuando a tenere un contatto stretto con la cittadinanza. Ecco, nessuno di noi “ha preso le distanze” dai propri impegni, dalle proprie responsabilità, accettando il confronto con i cittadini al solo fine di dar loro risposte, quando in nostro possesso. Chi ci accusa di questo, purtroppo, non ha la percezione del nostro lavoro- rimarca -lo abbiamo fatto con il prezioso ed esemplare contributo di tanti singoli cittadini ed associazioni, con la sinergia degli istituti scolastici, con una forza di reazione incredibile ed con un grande senso di comunità. Per affondare la pandemia, le garantisco, molti di noi hanno portato pesi ( e barili) spesso ben oltre le nostre capacità, altro che scaricarli: ci siamo fatti carico , senza rivendicare alcun merito, di competenze che spettavano ad altri. Lo abbiamo fatto nella consapevolezza del nostro spirito di servizio. Se qualcuno non ha “fatto”, noi Comuni ci abbiamo messo le pezze».

Monguzzi annuncia che proprio in questi giorni «grazie ad una catena costruita sul territorio locale e che vede coinvolti i medici di medicina generale, il Dipartimento di Ats, i volontari Protezione Civile , cittadini volontari e l’Unità Pastorale», sta provvedendo a «individuare, organizzare e mettervi a disposizione un ulteriore spazio in cui eseguire in tutta sicurezza le vaccinazioni». «Un volta completata la logistica, mancheranno solo i vaccini da somministrare – conclude il sindaco di Lissone – ma i vaccini non spetta a me trovarli, non è questione di scaricabarile, è questione di competenza. Una volta completato l’allestimento di questo Centro vaccinale e di quelli che altri sindaci della provincia di Monza e Brianza stanno allestendo sul territorio, chiediamo che possano entrare a pieno titolo nell’elenco dei canali ufficiali attraverso i quali somministrare il vaccini prima agli over 80. A tal proposito, mi rivolgo a lei, coordinatore della campagna vaccinale di Regione Lombardia: nei giorni scorsi avrà ricevuto la lettera firmata da 25 sindaci della Provincia di Monza e Brianza appartenenti a Brianza Rete Comune, attraverso la quale si rinnova la nostra disponibilità in termini di comunicazione per favorire la veicolazione delle informazioni relative ai vaccini. Vogliamo essere messi a conoscenza dei dati che interessano il nostro territorio. Dati che, proprio in data ordine, ci vengono comunicati non attraverso le istituzioni preposte, ma attraverso i mezzi di comunicazione di massa. Un brutto segnale di quello che dovrebbe essere un rapporto di collaborazione fra le parti. Le disponibilità di noi sindaci, mia e dei collegi, è totale e disinteressata, scevra da ogni pregiudizio politico. Non è questo il tempo delle polemiche, ma è il tempo dell’agire in modo più tempestivo di quanto è stato fatto sino ad ora».