Il Pirellone pubblica “Cult City”: a Monza 700mila euro per promuovere la città d’arte

La Regione Lombardia pubblica il bando “Cult City” per finanziare i progetti culturali dei Comuni capoluogo di provincia. A Monza sono destinati 723.726 euro.
Monza, la cappella Zavattari in Duomo
Monza, la cappella Zavattari in Duomo Fabrizio Radaelli

La Regione Lombardia pubblica il bando “Cult City” per finanziare i progetti culturali dei Comuni capoluogo di provincia. Il bando prevede interventi che riguardino la realizzazione, il rinnovo o la valorizzazione di «infrastrutture fisiche (opere artistiche, segnaletica turistica, ecc.) e digitali, in modo da favorire il miglioramento dell’accessibilità», oppure dei servizi rivolti all’accoglienza turistica.

E non è tutto: sono previsti fondi anche per «lo sviluppo di eventi e strumenti comunicativi innovativi per lo sviluppo dei territori, dei luoghi e delle città d’arte lombarde, in Italia e all’estero».

In tutto il Pirellone ha messo a disposizione 6.427.500 euro: a Monza sono destinati 723.726 euro.

«Il programma di intervento del Comune capoluogo deve essere coerente con il progetto regionale unitario di promozione delle “Capitali d’arte”, realizzato da Explora, che coordina tutte l’attività di comunicazione e ha redatto il brandbook “Cult City in Lombardia” con linee guida di comunicazione e immagine coordinata», si legge nella presentazione del progetto che è stato reso pubblico all’inizio della settimana da Mauro Parolini, assessore regionale allo Sviluppo economico. I tempi per entrare nella fase di distribuzione delle risorse sono stretti: i programmi vanno presentati dal 2 maggio al 6 giugno a Unioncamere Lombardia.

«I capoluoghi di provincia – spiega Parolini – rappresentano una delle componenti più importanti e preziose della nostra attrattività turistica e sono dotati di uno straordinario patrimonio storico, architettonico, artistico. In molti casi, sono veri e propri diamanti grezzi con potenzialità di crescita ancora molto considerevoli. Con questo progetto vogliamo spingere sull’acceleratore e mettere le ali al dinamismo e alla creatività delle città, favorendo l’aggregazione tra pubblico e privato e l’integrazione tra tutti i settori che definiscono la loro attrattività, in modo da affermarle come un prodotto turistico di punta e farle diventare ’Cult City’»