Il Papa a Monza: sull’altare anche don Ceppi, lo scout di Villasanta

Don Eugenio Ceppi, padre degli scout di Villasanta, sarà sull’altare con Papa Francesco per la Santa Messa di sabato 25 marzo nel parco di Monza. Il sacerdote 94enne, ospite della Rsa cittadina, ha confermato la notizia nei giorni scorsi. Un’altra emozione dopo il recente traguardo del 100 anni tagliato dal gruppo villasantese.
Villasanta, il Gruppo  scout  - foto da Facebook
Villasanta, il Gruppo scout – foto da Facebook

Don Eugenio Ceppi, padre degli scout di Villasanta, sarà sull’altare con Papa Francesco per la Santa Messa di sabato 25 marzo nel parco di Monza. Il sacerdote 94enne, ospite della Rsa cittadina, ha confermato la notizia nei giorni scorsi. Un’altra emozione dopo il recente traguardo del 100 anni tagliato dal gruppo villasantese.

«L’ho saputo la scorsa settimana – ha detto – me l’ha riferito don Andrea Rastelli che è venuto a trovarmi. Certo che sono contento, è una cosa bellissima che non avrei mai pensato. Pregherò tanto». Nella Rsa di San Fiorano, riceve le visite dei villasantesi,«non mi dimenticano, mi vogliono bene». Difficile fare altrimenti considerato il temperamento pacato e gioviale di don Eugenio ma anche l’incalcolabile valore del contributo che ha dato alla città.

A 94 anni, prima della caduta che lo scorso anno lo ha costretto in sedia a rotelle, l’ex parroco diceva messa tutti i giorni. Il giorno della caduta stava portando la Comunione ai malati e per gli scout ha fatto ancora di più: ha resuscitato il gruppo locale, dopo la chiusura del periodo fascista.

Una grande passione, la sua, cominciata quando aveva 17 anni. «Ero a Seveso quando ho sentito parlare per la prima volta di scoutismo – ha ricordato – e subito ho capito che l’educazione scoutistica combaciava con i miei desideri. Insegna a essere forti nel corpo e nello spirito, ad essere pronti a salvare gli altri, a rispettare la Creazione».

Don Eugenio arrivò a Villasanta da Mariano Comense nel 1947 e pochi anni dopo rilanciò il gruppo insieme a Beniamino Casati, al quale l’amministrazione comunale ha recentemente dedicato una piazza.

Il primo campo a Rodolo nel 1952 e da allora in tutto il Nord Italia, soprattutto in montagna. Durante la recente festa legata al centenario, don Eugenio ha partecipato alla Santa Messa e ai festeggiamenti prima di ritirarsi nella sua stanza a riposare e a pregare, seduto alla piccola scrivania. Oggi nei suoi pensieri, c’è anche l’attesa per l’incontro con il Papa, un Papa «che ha capito che la Chiesa deve andare tra i poveri e gli umili».