Il Palio di Meda si arrende all’emergenza: auto a pedali ferme dopo oltre 40 anni

A Meda «a causa del problema sanitario, l’edizione del Palio di settembre sarà annullata. La decisione è stata presa in accordo con la comunità pastorale e con il comune, insieme alla scelta di non assegnare il Palio 2020 a nessuna contrada»
Le auto a pedali per la corsa più nota del Palio
Le auto a pedali per la corsa più nota del Palio

Niente sfilata di carri allegorici, niente corteo storico. Soppressa anche la gara con le auto a pedali. Dopo 43 anni, per la prima volta il palio di Meda non si farà. Lo ha deciso il comitato dei giovani, con una decisione sofferta e rinviata fino all’ultimo. A costringere gli organizzatori alla rinuncia è stato il coronavirus.

Troppo forte il rischio contagio in una manifestazione che coinvolge tutta Meda. Con la partecipazione di migliaia di giovani, tra i quali ci sono anche centinaia di minori. Una responsabilità pesante che alla fine ha pesato come un macigno, riuscendo a spegnere un entusiasmo che pure era alle stelle. Laconico il comunicato con cui a denti stretti è stata annunciata – lunedì in tarda mattinata – la definitiva rinuncia. Senza più se e senza più ma.

«A causa del problema sanitario che stiamo affrontando, l’edizione del Palio dei Ragazzi 2020, che si sarebbe dovuta svolgere nella prima settimana di settembre, sarà annullata. La decisione è stata presa in comune accordo con la comunità pastorale Santo Crocifisso e con il comune di Meda, insieme alla scelta di non assegnare il Palio 2020 a nessuna contrada». A rendere tecnicamente inattuabile una manifestazione così complessa è anche il fattore tempo: «Il palio dei giovani – spiega Lorenzo Vergani, uno dei responsabili – richiede molti mesi di duro lavoro. La macchina organizzativa avrebbe dovuto iniziare a muovere i primi passi già oltre un mese e mezzo fa. Cioè quando ancora stavamo vivendo i mesi duri delle restrizioni domiciliari ed eravamo tutti chiusi in casa».

Se il programma ricreativo è stato ormai definitivamente archiviato, è ancora aperta la speranza di salvare almeno il programma spirituale: la messa dedicata a Maria e la via Crucis. I riti sacri legati alla festa patronale – emergenza sanitaria permettendo – potrebbero essere celebrati. Forse non tutto è perduto però anche sul fronte del divertimento: i giovani stanno pensando di proporre «alcuni giochi in forma virtuale e interattiva» sfruttando le grandi potenzialità del web.