Il Ministero approva il progetto per riqualificare il cineteatro Duse di Agrate ma per ora niente finanziamenti

L’ha annunciato l’assessore ai lavori pubblici Marco Valtolina : «Per quanto riguarda le risorse per il momento è stata data priorità ai Comuni con problemi di tipo idrogeologico che hanno presentato piani per risolvere questo tipo di criticità»
Marco Valtolina assessore ai lavori pubblici
Marco Valtolina assessore ai lavori pubblici Michele Boni

Il Comune di Agrate spera ancora nel bando del Ministero dell’Interno per finanziare la riqualificazione del cineteatro Duse. «Il nostro progetto, secondo il decreto uscito nei giorni scorsi dal dicastero, – ha detto l’assessore ai lavori pubblici Marco Valtolina – è stato definito ammissibile, ma per ora non finanziabile. Per il momento è stata data priorità ai Comuni con problemi di tipo idrogeologico che hanno presentato piani per risolvere questo tipo di criticità».

Da una nota di Anci si legge che finora sono stati erogati 1,8 miliardi di euro e una seconda tranche da 1,7 miliardi potrebbe essere distribuita entro giugno alle altre amministrazioni alle quali sono stati perlomeno accettati i progetti. «Siamo fiduciosi di far parte di questa seconda liquidazione» ha aggiunto il vicesindaco.

Tra l’altro il Comune di Agrate ha chiesto un finanziamento pari a 2,2 milioni di euro presentando il piano di intervento sul Duse che costa complessivamente 2,4 milioni di euro. Bisognerà però aspettare l’estate per vedere se dal dicastero guidato da Luciana Morgese arriveranno risorse oppure no.

Intanto l’amministrazione agratese parteciperà a un bando, in questo caso regionale, per la rigenerazione urbana e le aree verdi per ottenere un finanziamento per recuperare nella sua completezza l’antico viale Trivulzio che taglia in mezzo ai campi, tra la via Dante e piazza Trivulzio, realizzando una ciclopedonale. «Il costo di questo intervento si aggira intorno agli 800mila euro – precisa il vicesindaco – Potremmo ottenere un finanziamento dal Pirellone di circa 500mila euro».