Il Festival bandistico internazionale di Besana svelato in Regione Lombardia – VIDEO

VIDEO - Vetrina d’eccezione per il Festival bandistico internazionale di Besana Brianza. Che mercoledì 26 giugno si è ufficialmente presentato in una conferenza stampa a Palazzo Pirelli, alla presenza dell’assessore all’Autonomia e Cultura di Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli.
La squadra che ha presentato il Festival bandistico internazionale al Pirellone
La squadra che ha presentato il Festival bandistico internazionale al Pirellone

Vetrina d’eccezione per il Festival bandistico internazionale di Besana Brianza. Che mercoledì 26 giugno si è ufficialmente presentato in una conferenza stampa a Palazzo Pirelli, alla presenza dell’assessore all’Autonomia e Cultura di Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli. La 18esima edizione del Festival organizzato dall’Associazione musicale Santa Cecilia di Besana Brianza si terrà dal 3 al 7 luglio, con lo storico parco di Villa Filippini come suggestiva cornice di oltre 25 eventi. «Doveroso organizzare qui al Pirellone la conferenza stampa, per riconoscere l’eccellenza e l’alto livello qualitativo delle vostre prestazioni» ha detto l’assessore regionale.

«Oggi porto il miglior biglietto da visita della nostra Città, nei 150 anni dalla nascita del nostro Comune – così il sindaco Emanuele Pozzoli -. Il Festival è sinonimo di coralità perché la banda è radicata in tutti i nostri paesi, e perché c’è la collaborazione di associazioni e amministrazione comunale per la sua realizzazione. Questa manifestazione, per cui ci aspettiamo fino a 10mila ospiti, è non solo un momento di festa, ma anche occasione per alzare il livello qualitativo dell’offerta culturale nel nostro territorio».

Il clima festoso e l’allargamento degli orizzonti tipici del Festival sono gli elementi ricordati da Alessandro Corbetta, lumbard di Besana Brianza, anche consigliere regionale. «La nostra presenza qui, oggi, è un segno importantissimo per la nostra Città e per il Festival. Ho ricordi di quando ero bambino o adolescente, di come veniva vissuto dai giovani il periodo del Festival: un momento unico in cui nella bellissima provincia arrivavano tante bande dall’Europa e dal mondo».

Enrico Dell’Acqua, consigliere della banda, ha ricordato le origini di quello che nel 1984 era nato come “Convegno bandistico”, raduno non competitivo di bande in arrivo da tutto il mondo: «L’idea era organizzare un evento che permettesse ai giovani di avvicinarsi la musica e di conoscere realtà straniere che ci potessero portare la loro cultura e la loro passione per la musica». Da allora, sono arrivate a Besana oltre 200 formazioni di 37 differenti nazionalità, con una stima di 72mila visitatori totali.

A dare una panoramica sul programma della kermesse biennale ci ha pensato Giovanna Cazzaniga, direttore artistico, che ha messo a tema l’attenzione ai giovani peculiare dell’edizione 2019: «Il festival è un momento di “musicultura”: portiamo la cultura attraverso la musica, e attraverso la cultura facciamo conoscere la musica. Intesa sia come tradizione bandistica locale, sia come contaminazione e sperimentazione di altro genere». Erano presenti alla conferenza stampa anche Giovita Crippa, presidente dell’associazione Santa Cecilia, il suo vice Angelo Motta e Daniela Cavenago.