Il duomo di Monza torna a risplendere: chi sono gli sponsor più generosi dei restauri

VIDEO - Uno sguardo da vicino ai restauri in corso sulla facciata del Duomo di Monza: una parte importante dei lavori è già stata eseguita, continua la raccolta fondi per completare l’intervento. Finora Arco Spedizioni di Monza è stato lo sponsor più generoso con donazione di 100mila euro destinati al rosone.
Monza Duomo Restauro facciata
Monza Duomo Restauro facciata Fabrizio Radaelli

Ammontano a quasi 175mila euro (174.400, per la precisione) le donazioni già raccolte a sostegno del restauro della facciata del duomo di Monza. Un ampio pannello all’ingresso accoglie fedeli, visitatori e curiosi raccontando con numeri e immagini l’elenco delle donazioni.

Il versamento più generoso porta la firma della ditta Arco spedizioni spa di Monza, che ha donato 100mila euro che verranno impiegati per il restauro del rosone centrale, che verrà ripulito durante la seconda fase dei lavori.
Il recupero di quattro dei cinque oculi è stato finanziato dalle donazioni di tre privati e dalla ditta Tecnocalor srl di Monza, per un valore di 5mila euro per ciascun oculo. Due invece le edicole che sono state adottate: quella di san Gerardo, finanziata con 12mila euro dalla GM International srl di Villasanta e quella dedicata alla regina Teodolinda, ripulita grazie alla donazione dello Scatolificio Rossi srl di Vedano al Lambro, che ha versato la medesima quota.

Tra le donazioni raccolte ci sono anche i 10mila euro versati dal Gruppo missionario del duomo per la ripulitura di una bifora, mentre la cooperativa L’Iride onlus di Monza ha donato 300 euro, il corrispettivo del recupero di un metro quadrato di manufatto. L’Arborea snc ha versato per il restauro della facciata 500 euro. E poi 19.600 euro sono stati destinati alla pulitura di 66 metri quadrati della facciata.

I metri quadrati da coprire sono però più di mille, dunque è lo stesso arciprete emerito, don Dino Gariboldi, a lanciare un nuovo appello, interpellando la generosità dei monzesi.

VIDEO Sul duomo con il CittadinoMB: i restauri visti da vicino

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«Il nostro comune obiettivo nel completare il restauro è coinvolgere i cittadini e le aziende che operano nel nostro territorio con ulteriori donazioni a questa monumentale opera che consolida la nostra cultura ma soprattutto la nostra fede», spiega l’ex parroco del duomo. Oltre a più di 900 metri quadrati di facciata, restano ancora in cerca di sponsor anche le edicole di san Gregorio, sant’Ambrogio, santa Elena e sant’Enrico, e poi ancora un oculo, due trifore, tre bifore e soprattutto il grande lacunare sopra il rosone (la decorazione che ricorda i soffitti a cassettoni del Rinascimento) per cui serviranno 50mila per completare il restauro, e il protiro che verrà riportato alla sua originaria bellezza con 70mila euro.

«Dopo l’avvio della raccolta fondi, tra l’inizio dell’elevazione del ponteggio e la partenza del restauro ora le offerte sono sorprendentemente diminuite, anche quelle dell’“obolo della vedova” (la cassetta posta in fondo al duomo che raccoglie le offerte dei fedeli e dei visitatori, ndr). Si può prevedere che le donazioni aumentino e le imprese soprattutto siano ben disposte a comprendere che è un dovere e un onore che tra i frutti delle loro attività, ci sia una porzione destinata alla conservazione dei beni culturali – continua monsignor Gariboldi – e soprattutto di un monumento di fede e di arte come è il nostro duomo».

In attesa di nuove donazioni il duomo può già annunciare l’offerta della Fondazione Cariplo che destinerà 250.000 euro per a seconda fase. «Questo cantiere è come una lunga gara di resistenza in vista del traguardo contano poco gli scatti, ma la costanza del ritmo».