Il corteo dei Magi a Seregno: festa per tutti, regalo «di gioia e speranza» – FOTO e VIDEO

FOTO - VIDEO - All’Epifania, per la quarantottesima volta nella sua storia, il Corteo dei Magi promosso dall’oratorio San Rocco ha fatto riempito le strade di Seregno. Il sindaco Rossi ha ringraziato per le visite alla Fondazione don Gnocchi e del Piccolo Cottolengo don Orione.
Seregno - L'uscita dalla Basilica del corteo dei Magi
Seregno – L’uscita dalla Basilica del corteo dei Magi Paolo Colzani

«Vi annuncio una gioia grande, che è di tutto il popolo». Per la quarantottesima volta nella sua storia, iniziata nei primi anni settanta, il Corteo dei Magi, sacra rappresentazione promossa annualmente, in coincidenza con la solennità dell’Epifania, dall’oratorio San Rocco, ha fatto risuonare per le strade di Seregno l’annuncio della nascita di Gesù, coinvolgendo una folla vera e propria in un incanto sempre molto attuale.

Come è ormai tradizione consolidata, i figuranti hanno preso le mosse dalla sede oratoriana di via Cavour e hanno quindi fatto tappa nella Basilica San Giuseppe, dove monsignor Bruno Marinoni, Moderator Curiae dell’Arcidiocesi di Milano, ha presieduto una santa Messa, concelebrata da monsignor Bruno Molinari, prevosto di Seregno.

«La diversità che entra nella nostra vita – ha sottolineato il presule nell’omelia, parlando dell’esperienza di Gaspare, Baldassarre e Melchiorre – diventa ricchezza ed i doni dei Magi sono un po’ questo simbolo. Non sono venuti semplicemente a chiedere un aiuto al Signore, ma hanno portato il meglio, come oro, incenso e mirra».

Meta successiva è stato il piazzale di fronte al Santuario di Santa Valeria, dove è andato in scena l’omaggio al presepe vivente allestito dalla parrocchia locale. Qui è stato tra l’altro ricordato Adelio Corona, a lungo capo paggio carro dell’appuntamento, scomparso per un malore poco prima di Natale. A chiudere il giro sono state infine le visite ai degenti nella Fondazione don Gnocchi di via Piave e nel Piccolo Cottolengo don Orione di via Verdi.

E proprio questi frangenti hanno quindi spinto il sindaco Alberto Rossi, che nell’ambiente dell’oratorio San Rocco è cresciuto e che nel 2014 ha anche vestito i panni di un Re Magio, ad un pubblico elogio su Facebook: «Voglio ringraziare gli organizzatori ed i personaggi soprattutto per quella parte di Corteo che non si vede, dove li ho accompagnati, quella che mi ha sempre colpito di più tutte le volte che anch’io ho partecipato: il saluto e la festa che si fa insieme a tutti gli ospiti della Fondazione don Gnocchi e del Piccolo Cottolengo don Orione. A non esserci, si fa fatica ad immaginare la gioia e la speranza che si regalano, e si ricevono, in questi momenti passati insieme a persone che tutti i giorni lottano con la malattia, la vecchiaia, la solitudine. Grazie per aver reso possibile anche quest’anno questo momento speciale».