Il Comune di Besana in Brianza in pressing su chi non ha pagato l’Imu

Il Comune di Besana in Brianza spera di incamerare ancora più soldi dall’Imu non versata grazie a un maggior pressing su quei cittadini che non sono in regola con l’imposta.
Villa Borella, sede del municipio
Villa Borella, sede del municipio

L’attività di accertamento per l’Imu non pagata ha portato nelle casse comunali 219mila euro, ovvero poco più della metà di quanto villa Borella aveva previsto di introitare ad inizio anno, pari a circa 400mila euro. È quanto emerso durante la discussione dell’ottava variazione al bilancio di previsione nell’ultimo consiglio comunale, tenutosi lo scorso martedì sera.

«È una riduzione importante», ha fatto notare la consigliera Giovanna Tettamanzi del Partito democratico, chiedendo all’amministrazione i motivi della diminuzione delle entrate Imu per accertamenti di evasione. «Perché non è stata raggiunta la cifra prevista? Gli accertamenti si sono interrotti a causa del Covid o la previsione era un po’ sovrastimata?», ha ipotizzato. La risposta è stata affidata al responsabile dei Servizi finanziari del comune di Besana, Luca Rigamonti: «L’ufficio tributi ha fatto un grosso lavoro. Le somme messe a bilancio sono legate esclusivamente alle pratiche concluse, come da impostazione del mio predecessore, il ragionier Mario Ronzoni, che manteniamo per non stravolgere il sistema. Sono stati emessi ulteriori avvisi di accertamento che faranno lievitare gli introiti da riscossione di crediti entro la fine dell’anno in corso. Entro fine mese saranno sicuramente versati altri 20mila euro, quindi a quei 219mila accertati si aggiungerà anche questa cifra. L’attenzione sugli evasori sarà inoltre maggiore grazie alle due nuove figure inserite nell’ufficio Tributi, due istruttori amministrativi che affiancano il responsabile nelle attività di accertamento e verifica delle evasioni», ha spiegato Rigamonti.