Il caso di Cornate d’Adda: il custode Mandelli si dimette, Madonna della Rocchetta chiusa

Il santuario della Madonna della Rocchetta è chiuso, il custode Fiorenzo Mandelli ha infatti presentato le dimissioni dal ruolo che ha svolto come volontario nell’ultimo decennio.
CORNATE D'ADDA -  IL CUSTODE FIORENZO MANDELLI
CORNATE D’ADDA – IL CUSTODE FIORENZO MANDELLI

Monta il caso a Cornate d’Adda. Il santuario della Madonna della Rocchetta è chiuso, il custode Fiorenzo Mandelli ha infatti presentato le dimissioni dal ruolo che ha svolto come volontario nell’ultimo decennio.

Le ragioni sono state spiegate dallo stesso Mandelli, che per l’impegno dedicato alla conservazione della chiesina di Porto d’Adda nel 2019 era stato nominato anche Cavaliere della Repubblica, in una mail diffusa nelle scorse ore. Alla base ci sarebbero diversità di vedute con il parroco della comunità pastorale di Cornate, Porto e Colnago, cui fa capo la chiesa, e alcuni parrocchiani.

“Riassumo la mia vicenda personale e i fatti accaduti recentemente da metà luglio a metà agosto 2021 – spiega Mandelli risalendo al 14 luglio, giorno della convocazione di una riunione in parrocchia in cui l’operato sembra essere stato messo in discussione – Dal 2009 il predecessore di don Emidio, don Egidio Moro, mi ha consegnato le chiavi del Santuario della Rocchetta, con la promessa di riaprire una chiesina che veniva aperta solo il Lunedì dell’Angelo, con la tradizione della messa sul sagrato. Il sottoscritto, allora neopensionato, era già innamorato della storia e del paesaggio della valle dell’Adda. Diventando custode del piccolo santuario ho iniziato ad aprirlo più frequentemente e a raccontare la storia di questo luogo a chi vi transitava. Nel corso degli anni, con grande lavoro e sforzo fisico e con pochi aiuti, abbiamo iniziato la grande opera di pulizia del Colle del Santuario con una costante manutenzione alla vegetazione, tagliando i rovi e il bosco, che nascondevano e soffocavano la vista e la scalinata che sale alla chiesina”.

Un bene riscoperto anno dopo anno e diventato meta di visita di autorità e cittadini, anche fuori dalla provincia, con un lavoro volontario raccontato in diverse relazioni redatte per la parrocchia. Una meta anche didattica grazie al ruolo di cicerone dello stesso Mandelli nel raccontare i luoghi leonardeschi.

“Non ho mai avuto problemi con i sacerdoti della Comunità, e gli anni scorsi il Santuario veniva anche utilizzato più di frequente, (mese Mariano, Madonna pellegrina, fiaccolate, Via Crucis coi ragazzi, riflessione serale con i giovani, S. Messa dei volontari, Rosario Missionario…) addirittura sono stati concessi alcuni matrimoni o S. Messe con Anniversario di Matrimonio. Tutto questo è proseguito sino all’arrivo di Don Emidio Rota – continua Mandelli – Appena è arrivato ha vietato le celebrazioni dei matrimoni e di Sante Messe con Anniversari, ho pazientemente obiettato ma ho proseguito nel mio servizio. Le celebrazioni sono state ridotte solo alla Messa del Lunedì dell’Angelo, che salta da due anni a causa Covid, l’ultima celebrazione comunitaria è stata a settembre 2020 dopo una mia richiesta al Parroco (esattamente un anno dopo la gradita visita dell’Arcivescovo Mons. Delpini di settembre 2019). Il mio servizio è sempre proseguito in estrema collaborazione e la Rocchetta era un luogo aperto e funzionante. Aggiungo anche che alle mie periodiche relazioni, dove spesso facevo domande o richieste, non ho mai ricevuto risposta dal Parroco, mentre dai sacerdoti vicari sì (non chiedevo molto… bastava un “ricevuto, Grazie”). Invece da settembre 2017 ad oggi, i rapporti col Parroco, da parte sua, sono stati sempre un silenzio totale e alla Rocchetta, celebrazioni escluse, non è mai venuto in visita. Al contrario passano di qua numerosi sacerdoti della zona e oltre, molto legati alla Rocchetta, soli o con gruppi di giovani o famiglie o anziani. Insomma: il Santuario della Rocchetta è una realtà conosciuta e apprezzata, e non da ultimo in questi circa dieci anni, mese dopo mese, ho consegnato alla Parrocchia di Porto la cifra di offerte di euro 49.130,00 quindi una fonte costante di entrate periodiche, soprattutto per una Parrocchia piccola che ha certe difficoltà economiche”.

Fino al 14 luglio: “ Circa una settimana prima vengo chiamato telefonicamente da Don Emidio che mi invita ad una riunione riguardante la Rocchetta, la sera del 14 luglio in oratorio a Porto – prosegue la mail – Era una riunione, processo al sottoscritto, con presenti il Parroco e sette parrocchiani di Porto (3 membri del Consiglio Economico, 4 membri del Consiglio Pastorale)” che avrebbero portato all’attenzione del custode diverse problematiche dalle richieste per matrimoni o anniversari (“già deciso dal Parroco nel 2018”), alle celebrazioni, agli orari di apertura, al suono della campana fino alla bandiera dell’Italia che sventola dalla vittoria degli Europei.

Non ultimo è il fattore umano per l’interruzione di un impegno dedicato a un “luogo sacro dove trovare spiritualità e bellezza, dove rifugiarsi per un momento di quiete”.

La vicenda ha avuto ovvia eco: Fiorenzo Mandelli ha raccolto la solidarietà di numerosi cittadini, frequentatori della Rocchetta e volontari sul terrtorio, un gruppo facebook è stato aperto dalla cooperativa sociale Solleva e ha superato gli 800 iscritti.

Solidarietà anche dal sindaco di Concorezzo Mauro Capitanio: “Non intervengo sulle dinamiche che hanno portato a questa decisione ma auspico un confronto costruttivo tra la Parrocchia e Fiorenzo che possa sanare le incomprensioni nate sulla gestione. Dopo le dimissioni di Fiorenzo il Santuario è chiuso per i fedeli e per i turisti come accadeva fino al 2006 con una sola apertura annuale. Dal 2006 la passione e l’amore di Fiorenzo per questo luogo hanno permesso a migliaia di visitatori e di scolaresche di accedervi settimanalmente e dal 2009 il Santuario della Madonna della Rocchetta è divenuto tappa del Cammino di Sant’Agostino, pellegrinaggio che tocca 50 santuari mariani in Brianza. Per questo suo impegno, Fiorenzo Mandelli è stato nominato nel 2019 dal presidente Sergio Mattarella Cavaliere al merito della Repubblica. Sono convinto che l’amore per questo luogo potrà sanare tutte le incomprensioni, permettendo a tutti di apprezzarlo e viverlo nuovamente nella quotidianità”.