Il caso della Madonna della Rocchetta, il chiarimento del don di Cornate d’Adda

Don Emidio Rota, parrocco della Comunità cui fa capo la Madonna della Rocchetta, scrive in merito alle recenti dimissioni del custode Fiorenzo Mandelli: “Per fare chiarezza”.
Cornate: Madonna della Rocchetta  - foto d’archivio
Cornate: Madonna della Rocchetta – foto d’archivio Marco Testa

Dimissioni di Fiorenzo Mandelli: il parroco, don Emidio Rota, scrive “per fare chiarezza”. Nelle scorse settimane lo storico volontario aveva annunciato la decisione di dimettersi a seguito una riunione sulla gestione della Rocchetta (che lo stesso ha voluto definire “processo”) con l’attuale responsabile della Comunità pastorale di Cornate, e Colnago, cui fa capo la chiesa, e alcuni parrocchiani.

La decisione aveva agitato le acque intorno al santuario, ma non solo. Tante voci si sono alzate per sostenere Mandelli e il suo operato.

Nei giorni scorsi il parroco ha preso parola e sul sito della comunità pastorale ha pubblicato un “chiarimento a riguardo delle voci e delle polemiche circolate relativamente al Santuario della Rocchetta”.

“Il 14 luglio 2021 si è tenuto un incontro, presenti oltre al sottoscritto Parroco alcuni membri del Consiglio Pastorale e del Consiglio Economico della Parrocchia di Porto d’Adda e il custode volontario del Santuario, per vedere e valutare insieme alcuni aspetti gestionali. Ci spiace che il custode abbia interpretato questo incontro come un processo – si legge nella comunicazione firmata dal parroco – Dopo alcuni giorni, precisamente il 20 luglio, il Sig. Mandelli si è presentato in Parrocchia e ha volontariamente restituito le chiavi del Santuario. Il sottoscritto, che era assente in quel momento per impegni pastorali, al suo ritorno si è immediatamente attivato per contattarlo telefonicamente. Dopo diversi tentativi, sono riuscito a parlargli per chiedere spiegazioni circa il motivo della restituzione delle chiavi. Il Sig. Mandelli ha risposto che non aveva intenzione di procedere con ulteriori discussioni. Dopo una giornata, nella quale si sperava in un ripensamento da parte del custode, il 21 luglio ho inviato via mail la lettera”.

Il parroco ha poi allegato il testo della mail inviata dallo stesso a Mandelli:

“Buona sera Sig. Mandelli, ho ricevuto la sua lettera del 20 luglio 2021. L’incontro del 14 luglio – presenti oltre al Parroco 4 componenti del Consiglio Pastorale e 3 componenti del Consiglio Economico della Parrocchia di Porto d’Adda – era per vedere e valutare insieme alcuni aspetti gestionali relativi al Santuario della Rocchetta. Ci spiace che Lei abbia interpretato questo incontro come un processo. Il Suo lavoro di volontariato, fatto in questi anni, è stato apprezzato dalla Comunità, come anche durante la riunione tutti le hanno detto. Non capiamo quindi il suo gesto di rendere le chiavi. Nessuno, durante la riunione, le ha detto di lasciare il suo incarico. Prendiamo atto che Lei ha riconsegnato le chiavi del Santuario e della decisione di lasciare l’incarico”.

Don Emidio ha poi spiegato il silenzio dei giorni scorsi in merito alla vicenda: “Il silenzio di questi giorni da parte della Parrocchia è stato motivato dalla volontà di non alimentare le inutili polemiche che poi, purtroppo, hanno avuto seguito in questa vicenda – si legge – Naturalmente, nonostante l’amarezza che tutto questo ha comportato, in questa comunicazione non vi è alcun risentimento, ma solo la volontà di fare chiarezza sull’effettivo svolgimento dei fatti”.

Il parroco ha infine assicurato che la Chiesina non rimarrà chiusa: “Il Santuario, che nelle scorse domeniche è stato parzialmente aperto, lo sarà anche in futuro con la collaborazione di volontari della Comunità Pastorale, nei giorni e negli orari che verranno prossimamente stabiliti”.