Il 25 aprile a Monza nelle parole dei millennial: i ragazzi del 2000 spiegano la Liberazione

Saranno ancora una volta i ragazzi, quelli nati tra la fine del secolo scorso e soprattutto il nuovo millennio, a spiegare ai monzesi le ragioni del 25 aprile: ecco il programma delle celebrazioni della Liberazione.
Una passata edizione del 25 aprile a Monza
Una passata edizione del 25 aprile a Monza Fabrizio Radaelli

Racconteranno cosa vogliano dire, per loro, nati alla fine del “secolo breve”, le parole Resistenza e Liberazione. E lo faranno a nome di tutti gli studenti monzesi. Matteo Fumagalli e Stefano De Ceglia, alunni della 3°C del liceo classico Zucchi, prenderanno parola nel corso della cerimonia di celebrazione del 25 aprile organizzata dall’amministrazione comunale nel 71esimo anniversario della liberazione dal nazifascismo.


LEGGI Il 25 aprile 1945 a Monza: l’insurrezione con le SS dietro casa

«La partecipazione dei nostri alunni – ha commentato il professor Ivan Castellani, che ha coordinato l’iniziativa – è ormai un classico: la loro presenza è costante da almeno una decina d’anni, a prescindere dalle giunte che si sono alternate al governo». Approfondiranno il senso e il valore di questa giornata anche Martina Zuccaro e Sofia Menin della 1°D della Leonardo Da Vinci dell’istituto comprensivo Don Milani. Ma quello in arrivo non sarà un 25 aprile celebrato solo dal punto di vista dei più giovani: il loro, infatti, è semplicemente uno degli aspetti attraverso cui sarà declinata e prenderà vita la manifestazione. Perché la cerimonia istituzionale, con il corredo di labari, gonfaloni e banda, prenderà il via alle 9 di lunedì, quando le autorità civili e militari parteciperanno alla santa messa che verrà celebrata nella cappella del cimitero urbano – chi avesse bisogno di un passaggio fino al cimitero può approfittare del pullman gratuito in partenza alle 8.45 da largo XXV Aprile. Il corteo renderà poi omaggio al campo dei caduti della Resistenza, alla stele Anei in memoria dei caduti nei lager nazisti e, infine, si dirigerà verso il campo in memoria dei caduti di tutte le guerre. L’accompagnamento musicale sarà eseguito dalla Banda della città di Monza, che intonerà diversi canti partigiani tra cui “Bella ciao” e “La leggenda del Piave”.

La seconda parte della cerimonia avrà luogo in centro: raduno previsto alle 10.45 in piazza Citterio per il corteo che attraverserà via Carlo Alberto, piazza Roma, via Italia e via della Vittoria per poi sfociare in Trento e Trieste. Alle 11.15 l’alzabandiera e il minuto di silenzio, a cui faranno seguito gli interventi di Giuseppe Valota, presidente dell’Aned di Monza e Sesto San Giovanni, degli studenti monzesi e quelli del sindaco Roberto Scanagatti e del consigliere provinciale Domenico Guerriero. In programma alle 17.30 l’ammainabandiera a cura dell’arma dei Carabinieri. Ma il 25 aprile sarà anche cultura, grazie alla mostra di materiali d’archivio che l’associazione culturale San Fruttuoso allestirà lungo via San Fruttuoso, comprendendo anche i giardinetti dedicati all’ex partigiana Angela Rochi, una delle figure di maggior spicco della Resistenza del quartiere: «La storia, quella con la “s” maiuscola – ha commentato il presidente dell’associazione Enrico Arosio – è passata anche per le nostre strade. E non noi dobbiamo dimenticarlo».