Giussano, insediamento Iperal per il fresco: il circolo Ilaria Alpi dice di no alla cementificazione

Nei giorni scorsi il comune di Giussano ha pubblicato l’avviso pubblico di avvio del procedimento per la relativa variante puntuale. La stessa cosa è stata fatta ad Arosio, altro comune interessato al progetto
L’area tra Giussano e Arosio interessata all’intervento
L’area tra Giussano e Arosio interessata all’intervento Federica Verno

Un nuovo insediamento industriale per la produzione del fresco di Iperal lungo la Novedratese fra Giussano e Arosio?. Il Circolo ambiente “Ilaria Alpi” dice “no” e dice «basta alla cementificazione ». Nei giorni scorsi il Comune di Giussano (la stessa cosa Arosio) ha pubblicato l’avviso pubblico di avvio del procedimento per la relativa variante puntuale.

Iperal Supermercati, verso la fine del mese di giugno, aveva inviato alle due amministrazioni un’istanza preliminare di insediamento, chiedendo di poter, appunto, realizzare un comparto idoneo ad accogliere l’attività di produzione e confezionamento di prodotti alimentari freschi e, quindi, apportare una variante urbanistica ai piani attuativi già approvati, su cui saranno i rispettivi consigli comunali a esprimersi in via definitiva. Arosio e Giussano hanno dato incarico agli uffici comunali di approfondire aspetti fondamentali, legati, ad esempio, alla sostenibilità ambientale dell’intervento (impatto viabilistico, mitigazione acustica, mitigazione visiva) e alla sostenibilità viabilistica.

«L’area interessata è già edificabile, e l’errore è sicuramente nei piani urbanistici di Arosio e Giussano, che prevedono troppa cementificazione – si legge nella nota diffusa dal Circolo -. Il nuovo capannone al confine con Giussano comporterà un sicuro aumento del traffico di camion e camioncini a servizio della catena di supermercati. Deve esserci uno stop alla cementificazione del suolo. Quello che serve, ad Arosio, Giussano e non solo, è una variante ai Pgt che cancelli ed escluda completamente nuove edificazioni». Il presidente del circolo Roberto Fumagalli chiede «di fermare il cemento. Basta con il consumo di suolo, devono essere mantenute verdi le poche aree agricole o comunque non edificate, che sono rimaste. E, per l’area in questione, occorre anche, come già detto, considerare i nuovi volumi di traffico, in un’area già congestionata com’è appunto quella situata lungo la provinciale di via Valassina; questo inciderà pesantemente anche con il traffico che già intasa la vicina Novedratese.

Il Comune di Arosio e Giussano deve fare un passo indietro. Esistono delle aree dismesse: non consumiamo più suolo, ma riqualifichiamo quelle». Quella presentata da Iperal è una delle tre proposte pervenute al Comune di Giussano circa l’area in questione: «Gli uffici comunali, gli assessorati e i presidenti delle commissioni urbanistiche stanno seguendo passo dopo passo il procedimento per verificare ogni aspetto – ha detto l’assessore all’Urbanistica Felice Pozzi -. L’area interessata era stata individuata, in passato, per il trasferimento da via Molino Principe della Lamplast (che delocalizza, invece, la produzione a Bulciago) ed esiste una convenzione. L’ambito di intervento ha già una destinazione di carattere produttivo. Vista l’importanza del progetto, ci impegniamo a verificare le ricadute sociali, occupazionali (circa 400 posti di lavoro) ed economiche sui territori comunali». Il sito produttivo andrebbe a servire i punti vendita ubicati nei territori delle province di Monza e Brianza, Lecco, Como e a supporto dell’ulteriore sviluppo di Iperal Supermercati nelle province di Varese, Milano, Brescia e Bergamo.

Federica Vernò