Giù le mani dai parcheggi di piazza Garibaldi a Lissone: la protesta arruola un avvocato

È entrato in scena anche un avvocato nella lotta, a Lissone, per il mantenimento dei posti auto in piazza Garibaldi. Una vicenda che rischia di intricarsi sempre più.
Piazza Garibaldi a Lissone
Piazza Garibaldi a Lissone

Lavori in piazza Garibaldi, a Lissone: i promotori delle petizioni con cui nei mesi scorsi hanno chiesto di non eliminare i parcheggi, si affidano ora a un legale a tutela dei loro diritti ed interessi, e inviano una lettera al Comune con una serie di osservazioni inerenti il Piano previsto nell’ambito in questione. Di fronte all’esigenza della nuova proprietà dell’immobile di via Baldironi, angolo piazza Garibaldi, di identificare parcheggi da rendere pertinenti agli appartamenti, sono soprattutto i commercianti e residenti della piazza a chiedere al Comune attraverso un legale “di identificare soluzioni alternative a uno scavo e alla realizzazione di un’autorimessa sotterranea e di lasciare invariato il numero attuale dei parcheggi in superficie (già diminuito per fare posto alla fermata dell’autobus)”. Alcuni rappresentanti dei sottoscrittori delle petizioni si sono incontrati con i referenti comunali lo scorso 22 febbraio precisando già in quella sede che gli interventi allo studio “appaiono in contrasto con l’interesse pubblico ed il ruolo di indispensabile servizio urbano che attualmente piazza Garibaldi svolge e con i diritti ed interessi di chi usufruisce della stessa sia come operatore economico, sia come utente”.

Ora, tramite legale, evidenziano, tra le varie questioni sollevate, che “ i lavori previsti e di lunga durata, penalizzerebbero duramente le attività commerciali che si affacciano o sono nelle adiacenze della piazza, ponendone a rischio l’esistenza”. Sostenendo che l’attuale configurazione di piazza Garibaldi destinata al transito anche di veicoli e a parcheggio “soddisfa le necessarie esigenze di transito e di sosta di coloro che si recano in auto nella piazza e nelle adiacenze per le commissioni quotidiane (acquisto pane, verdura, frutta, giornali, ecc.) e la riduzione dei posti di sosta penalizzerebbe pertanto il soddisfacimento di tale esigenza”. I firmatari ribadiscono che “la realizzazione di una costruzione sotterranea per autorimesse rappresenterebbe un ulteriore elemento di cementificazione della città e quindi sarebbe contraria alle aspettative della cittadinanza lissonese e, come dichiarato più volte, alle intenzioni di codesta amministrazione”.