Giornata della Memoria, a Lissone una pietra d’inciampo disegnata a terra: «Destinata a scomparire, come le libertà in tempo di guerra»

Il Comune di Lissone ha rimandato la posa ufficiale della terza pietra d’inciampo della città e nella giornata della Memoria ne ha disegnata simbolicamente una davanti alla casa di Gian Franco De Capitani da Vimercate. Una delle tre commemorazioni previste.
Lissone, pietra d'inciampo a Gianfranco De Capitani disegnata all'ingresso della casa dove ha abitato
Lissone, pietra d’inciampo a Gianfranco De Capitani disegnata all’ingresso della casa dove ha abitato Gianni Radaelli

Tre tappe a Lissone per ricordare le vittime della violenza nazi-fascista, l’ultima delle quali in via Padre Reginaldo Giuliani dove si è tenuta una simbolica posa della pietra d’inciampo in ricordo di Gian Franco De Capitani da Vimercate. Una cerimonia alla sola presenza delle autorità che, in attesa dell’arrivo del sampietrino realizzato dall’artista tedesco Gunter Demnig, mercoledì 27 gennaio, Giornata della Memoria, hanno disegnato sul marciapiede (di fronte a quella che fu l’abitazione di Gian Franco De Capitani da Vimercate) una simbolica mattonella in ricordo di chi perse la vita nei campi di concentramento.

Il Comune di Lissone ha scelto di posticipare il momento della posa ufficiale della terza pietra d’inciampo cittadina al termine dell’emergenza sanitaria; mercoledì 27 gennaio, il sindaco Concettina Monguzzi e l’assessore alla cultura Alessia Tremolada, hanno dapprima raggiunto via Dante (stadio Brugola) dove hanno ricordato la figura di Mario Bottega, poi in via Matteotti per onorare la memoria di Attilio Mazzi e infine hanno proseguito per via Padre Reginaldo Giuliani, dove hanno ricordato Gian Franco De Capitani da Vimercate.

Sindaco e assessore hanno disegnato sull’asfalto una mattonella, colorandola con gessetti e indicando il nome della persona a cui verrà indicata.

Giornata della Memoria, a Lissone una pietra d’inciampo disegnata a terra: «Destinata a scomparire, come le libertà in tempo di guerra»
Pietra d’inciampo a Gianfranco De Capitani (disegnata all’ingresso della casa dove ha abitato )

«Il Giorno della Memoria rappresenta un momento di straordinaria importanza per la nostra collettività, attraverso il quale si acquisisce ulteriore consapevolezza del valore della libertà di parola, di pensiero, di espressione – sottolinea il sindaco Monguzzi – l’amministrazione comunale di Lissone è fra i fondatori del Comitato per le Pietre d’Inciampo di Monza e Brianza, un unicum a livello italiano che riunisce associazioni ed Enti Pubblici al fine di non dimenticare chi ha perso la vita nel periodo della seconda Guerra Mondiale a causa della violenza sanguinaria del regime nazi-fascista».

«La mattonella colorata è destinata a scomparire nel giro di breve tempo e ricorda proprio come nel periodo della guerra le nostre libertà erano state cancellate – aggiunge l’assessore Tremolada – vogliamo proporre alla città due modalità di ricordo: una effimera, che svanisce con una semplice pioggia o ancor peggio camminandoci sopra. Ed un’altra che resiste nel tempo come quella rappresentata dalle mattonelle in ottone di Gunter Demnig, che tuttavia richiede una riflessione per poter essere compresa, decifrata e contestualizzata nella società attuale».

La cerimonia è stata filmata e fotografata e sarà pubblicata sul sito internet del Comune di Lissone oltre che sui canali social del Comitato Pietre d’Inciampo, dando così alla cittadinanza la possibilità di partecipare – seppur a distanza – ad un momento di forte coesione comunitaria. Il materiale verrà trasmesso alle scuole, come spunto di riflessione didattico.