Giornata degli alberi: Monza regina della pianura con 72 metri quadrati di verde pro capite

Tre volte sopra la media lombarda, che è 28 metri quadrati di verde urbano pro capite: a Monza sono 71,9 metri quadrati per ogni cittadino, più di quattro volte Milano. I dati di Coldiretti.
Il Parco di Monza
Il Parco di Monza Fabrizio Radaelli

D’accordo, Sondrio ha 315,9 metri quadrati di verde urbano per ogni cittadino: ma lì, ovviamente, si vince facile. Meno facile è avere vincere la classifica in pianura, in Lombardia, dove la densità abitativa e il sistema imprenditoriale sono massicci: è allora come sempre la fortuna di Monza si chiama Parco, che regala ai residenti 71,9 metri quadrati di verde urbano a testa. Nessun altro fa altrettanto: Lecco ne ha 15,4, Milano 17,9 e la media regionale si ferma a 28,6. Sono i dati Istat diffusi nella Giornata nazionale degli alberi (21 novembre) da Coldiretti Milano, Lodi e Monza, che sottolinea come ci siano alcune specie più adatte di altre a contrastare l’inquinamento.


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Acero riccio, betulla verrucosa, Tiglio selvatico, Olmo: sono solo alcune delle piante che assorbono anidride carbonica in modo consistente e con loro anche altre sostanze inquinanti. Un esempio? “Nella top ten delle piante più adatte a combattere l’inquinamento atmosferico – spiega la Coldiretti secondo uno studio Cnr – al primo posto c’è l’acero riccio: ogni esemplare è in grado di assorbire fino a 3800 chili di CO2 in vent’anni e ha un’ottima capacità complessiva di mitigazione dello smog. A pari merito, con 3100 chili di CO2 aspirate dall’aria, ci sono poi la betulla verrucosa e il Cerro. Catturano fino a 2,8 tonnellate di CO2 in un ventennio il ginkgo, il tiglio nostrano, il bagolaro, il tiglio selvatico, l’olmo comune e il frassino comune. L’ontano nero, con 2,6 tonnellate, chiude questa speciale classifica”.

Coldiretti rilancia anche la palla al ministero delle politiche agricole: il ministro Teresa Bellanova ha proposto un emendamento alla legge di bilancio statale per rinnovare il bonus verde, “che risponde alle ripetute sollecitazioni per favorire con le detrazioni fiscali la diffusione di parchi, giardini e terrazzi in città”. Il bonus vale una detrazione del 36% delle spese sostenute ai fini Irpef per la sistemazione a verde di aree scoperte private e condominiali di edifici esistenti, di unità immobiliari, pertinenze o recinzioni (giardini, terrazze), per la realizzazione di impianti di irrigazione, pozzi, coperture a verde e giardini pensili.