Gesti pericolosi e disturbo, Daspo ai ragazzi in piscina a Desio

Provvedimento dei gestori della piscina di Desio: ”daspo” a un gruppo di giovani verso i quali è stato deciso il divieto di avvicinamento per almeno un anno.
Piscina comunale di via serao
Piscina comunale di via serao

Un “Daspo” per un gruppo di ragazzi. Un divieto di avvicinamento per almeno un anno alla piscina comunale. È il provvedimento preso dai gestori dell’impianto di via Serao a Desio nei confronti di una dozzina di giovani tra i 14 e i 18 anni che nelle ultime settimane hanno spadroneggiato nell’area delle vasche, durante gli orari di apertura al pubblico.

«Siamo stati costretti a vietare l’ingresso a questi ragazzi, che per parecchi giorni si sono resi protagonisti di azioni di disturbo nei confronti del resto dei frequentatori della piscina» spiega Maurilio Casertano, presidente della società Mgm Sport che gestisce l’impianto comunale. Casertano ha anche presentato un esposto ai carabinieri.

«Abbiamo dovuto agire per evitare che la situazione degeneri» spiega. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un fatto accaduto nei giorni scorsi. Uno dei ragazzi del gruppo si è fatto male alla falange di un dito del piede e per soccorrerlo è intervenuta l’ambulanza. In base a quanto ricostruito, il giovane stava rincorrendo un’amica a bordo piscina quando la ragazza si è aggrappata ad una panchina, che poi è finita addosso al ragazzo ferendolo.

«Poteva succedere di peggio – commenta Casertano – Ci sono anche le immagini delle videocamere interne all’impianto che documentano quanto accaduto».

Quello che è successo qualche giorno fa è solo uno degli episodi accaduti tra giugno e luglio in piscina. Già lo scorso 20 giugno i gestori dell’impianto avevano chiamato i carabinieri per cercare di mettere fine al comportamento provocatorio e maleducato del gruppo di ragazzi. I militari erano intervenuti e avevano identificato i 12 giovani.

Ma nonostante questo, i ragazzi non si sono intimoriti e hanno continuato a frequentare la piscina con un atteggiamento spavaldo e poco rispettoso degli altri.

«Questi ragazzi fanno tutto ciò che è vietato fare – spiega Casertano – Spadroneggiano nell’area senza dare ascolto ai richiami del personale e degli addetti alla sicurezza. Corrono dove non si dovrebbe correre, si tuffano in piscina anche se è vietato. Si lanciano dallo scivolo a testa in giù,senza preoccuparsi della presenza in acqua di altre persone, soprattutto dei bambini. Fanno tutte cose vietate. La piscina comunale non è un parco giochi. Ci si può divertire, ma nel rispetto delle regole e nel rispetto degli altri. Loro, invece, sono prepotenti e arroganti».

Una situazione che i gestori dell’impianto, già colpiti dalla crisi dovuta alla pandemia, non riescono più a sopportare. Da qui, la decisione di emettere un “Daspo”, di vietare l’ingresso a questi ragazzi e fare denuncia ai carabinieri. «Il regolamento dell’impianto ci dà la possibilità di intervenire in questo modo nei confronti di chi non ha rispetto degli altri e delle regole. Mi dispiace, ma dobbiamo tutelarci» afferma Casertano.