Fusione Confindustria Monza-Assolombarda: nozze congelate, ma il tribunale deciderà d’urgenza

La presidente del tribunale conferma la sospensiva sulla fusione Confindustria Monza e Assolombarda ma stabilisce anche l’urgenza di una decisione nel merito: tempi rapidi per sapere se le nozze sono legittime.
A sinistra il presidente del tribunale, Annamaria Di Oreste
A sinistra il presidente del tribunale, Annamaria Di Oreste Fabrizio Radaelli

Tempi rapidi sul fronte giudiziario per stabilire la regolarità del percorso di fusione tra Confindustria Monza Brianza e Assolombarda. Nei giorni scorsi il presidente del tribunale Anna Maria Di Oreste, che in prima battuta ha seguito la vicenda, ha sciolto la riserva in merito all’effettiva urgenza o meno del ricorso presentato da alcuni associati contro la fusione.

Di Oreste ha stabilito che esistono i presupposti dell’urgenza e ha di conseguenza confermato la sospensiva in merito alla fusione, che resta così al momento congelata. Nel frattempo convocherà una serie di udienze molto ravvicinate in carico al giudice Leopoldo Litta Modignani che – pur tenendo conto della imminente pausa estiva – dovrebbero permettere di giungere a una decisione nel merito piuttosto rapidamente. Scongiurato così un rito ordinario che avrebbe sì fatto ripartire la fusione ma richiesto tempi processuali più lunghi.

“Apprendo della decisione del presidente del Tribunale di Monza, Anna Maria Di Oreste, di confermare il provvedimento sospensivo della delibera assembleare – ha dichiarato in una nota per la stampa il presidente di Confindustria Monza e Brianza, Andrea Dell’Orto – Rendo nota la nostra volontà̀ di presentare reclamo verso questa ordinanza. Riconfermo che tutti i procedimenti connessi alla fusione con Assolombarda si sono svolti in conformità̀ alla volontà̀ della stragrande maggioranza degli associati di Confindustria Monza e Brianza intervenuti nelle sedi competenti e che tutte le delibere sono state assunte nel pieno rispetto delle regole del sistema confederale”.

La parola comunque resta al tribunale, che nelle intenzioni dovrebbe accelerare i tempi. “Rinnovo la mia fiducia nell’operato del Tribunale e confido in una positiva risoluzione del procedimento – dice Dell’Orto – Riconfermo l’importanza di questa operazione che rappresenta un’innovazione di grande portata nell’ambito di tutto il sistema confindustriale. Insieme saremo più forti, saremo un sistema che permetterà̀ alle nostre imprese di competere meglio sui mercati”.