Fumo, alcol e possibili correlazioni con i casi più gravi di Covid: lo studio su 3.000 contagiati, c’è la Asst Brianza

Finora sarebbe stato dimostrato su piccoli campioni di persone che i fumatori abbiano un tasso maggiore di ricovero in terapia intensiva, con la necessità di ventilazione meccanica, o di decesso. Necessarie ulteriori indagini scientifiche.
Al via una indagine sulla eventuale correlazione fumo-covid
Al via una indagine sulla eventuale correlazione fumo-covid

Fumo, tabacco e quindi stile di vita e correlazioni con il contagio da covid sono al centro di uno studio che coinvolge numerose strutture socio sanitarie e ospedaliere di tutta Italia, compresa la ASST della Brianza, con il coordinamento di Biagio Tinghino, responsabile della struttura di Alcologia e Nuove Dipendenze.

Se anziani e portatori di malattie croniche sono i più esposti ai danni del coronavirus, esistono invece pochi dati sulle correlazioni tra abitudine al fumo o abuso di alcol ed esito della malattia. Finora sarebbe stato dimostrato su piccoli campioni di persone che i fumatori abbiano un tasso maggiore di ricovero in terapia intensiva con la necessità di ventilazione meccanica, o di decesso.Ma occorrono ulteriori indagini scientifiche.

Di qui l’arruolamento di 3.000 pazienti italiani che hanno avuto la malattia proprio per indagare sui fattori di rischio, tra i quali anche il consumo di alcol il quale, oltre a danneggiare le mucose della bocca e irritare le vie digerenti e respiratorie, debilita il sistema immunitario rendendo quindi l’organismo più facilmente attaccabile dalle infezioni virali.