Fontana: «Lombardia confermata in arancione rafforzato, evitato il rosso»

Lombardia in zona arancione rafforzato anche secondo il Cts, dopo il monitoraggio settimanale dei dati dell’emergenza coronavirus che a livello nazionale ha visto un innalzamento dell’indice di contagio. Lo fa sapere il presidente Attilio Fontana.
Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia
Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia

Lombardia in zona arancione rafforzato anche secondo il Cts, dopo il monitoraggio settimanale dei dati dell’emergenza coronavirus che a livello nazionale ha visto un innalzamento dell’indice di contagio a 1,06 (era 0.99) e l’aumento oltre la soglia dei 250 casi/settimana per 100.000 abitanti che impone il massimo livello di mitigazione possibile in cinque Regioni/ Province Autonome: Trento, Bolzano, Emilia-Romagna, Marche. E Lombardia (indice rt 1,13). Lo fa sapere il presidente Attilio Fontana.

L’ordinanza precipitosa della Regione che giovedì ha deciso il passaggio in zona arancione scuro già dal venerdì ha quindi evitato la zona rossa da lunedì 8 marzo?

“La Lombardia secondo la valutazione settimanale della Cabina di Regia di Istituto Superiore di Sanità e Ministero della salute, dedicata al monitoraggio del rischio sanitario, ha parametri da zona arancione. Considerato l’aumento della trasmissione del virus, determinato dalla variante inglese, l’organismo ministeriale ha però raccomandato alle regioni dove l’incidenza settimanale superi la soglia di 250 casi per 100.000 abitanti, come la nostra, di adottare il massimo livello di mitigazione. Un’iniziativa da me già adottata ieri con la decisione di rafforzare la zona arancione, inserendo oltre alla chiusura delle scuole anche altre restrizioni, come le visite a parenti amici e lo spostamento verso le seconde case e le situazioni che generano rischi di assembramento”, ha comunicato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.

“Un’iniziativa – sottolinea il presidente – che risulta assolutamente coerente con la valutazione odierna della Cabina di Regia e che se non intrapresa avrebbe aggravato la situazione epidemiologica della regione e forse costretto la Lombardia a passare in zona rossa. Ho sempre detto che occorre trovare un equilibrio tra la sicurezza sanitaria e quella economica. L’ordinanza di ieri va in quella direzione, così come va nella direzione di anticipare e non rincorrere il virus. I nostri esperti hanno ben chiarito, e oggi la valutazione della Cabina di Regia lo ribadisce, che con la presenza di varianti non c’è tempo da perdere. Occorre agire rapidamente. Mi auguro che queste restrizioni possano essere sufficienti per rallentare e frenare la corsa dei contagi, allontanando il rischio della zona rossa”.

Fontana ha rivolto un pensiero anche alle famiglie che giovedì lo hanno aspramente contenstato per i tempi eccessivamente ristretti di comunicazione di un’ordinanza che ha chiuso tutte le scuole tranne gli asili nido.

“Sono molto dispiaciuto per i disagi che i genitori hanno dovuto affrontare per la chiusura della scuola, ma vorrei che comprendessero che purtroppo sono i contagi e il virus, talvolta, a dettare i tempi, soprattutto con queste varianti che coinvolgono maggiormente i più giovani. Attraverso la vicepresidente Moratti, abbiamo però sollecitato, questa mattina, in Conferenza Stato Regioni, il Governo per sbloccare immediatamente i sostegni per le famiglie, come i bonus baby sitting e i congedi parentali”.