Fontana, la Lega e il green pass: «Va esteso gradualmente, ci rende più liberi»

Il green pass? Per Attilio Fontana, governatore leghista della Lombardia, «va esteso con gradualità, è uno strumento che ci rende più liberi».
Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana
Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana

Il green pass «è un mezzo per realizzare una maggiore libertà. Con il Green Pass si possono fare tante cose e impedire alle persone di correre rischi. L’ho sempre visto in modo positivo». Lo dice il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, in un’intervista a Repubblica. In merito a un eventuale obbligo per tutti i lavoratori, «è un problema che in Lombardia non si pone. Le percentuale di vaccinati è talmente alta. Va risolto a monte. Convincendo chi è ancora recalcitrante a farsi vaccinare». Per Fontana, sul green pass «le scelte vanno prese con gradualità e tenendo conto delle condizioni di ogni singolo territorio. Se una persona è vaccinata, mi importa poco che abbia o no il green pass. Diventa un problema politico». «È chiaro – dice Fontana – che ci sono alcune categorie come i sanitari che, senza alcun dubbio, devono essere tutti vaccinati. Ma la vera soluzione è convincere chi non l’ha ancora fatto. Con una campagna informativa più efficace, spiegando i numeri che hanno permesso di ridurre i ricoveri e i morti. Agevolando le vaccinazioni e intercettando categorie che finora hanno incontrato difficoltà».

All’obiezione che i governatori leghisti sembrano pensarla diversamente da Salvini e dai parlamentari che hanno votato gli emendamenti di Fratelli d’Italia, che è all’opposizione, Fontana risponde che «non è vero. La scorsa settimana abbiamo sottoscritto un documento in cinque punti che riassumeva il pensiero della Lega in linea con quello di Salvini. Se poi qualcuno la pensa diversamente non è il pensiero del partito». Fontana parla anche delle discussioni in seno al centrodestra: «L’unico derby in corso nel centrodestra è cercare di sconfiggere il centrosinistra. A me interessa che il centrodestra prenda non solo un voto, ma molti più voti del centrosinistra. Noi la discussione interna la accettiamo, la sinistra no».