Fase 2 in Lombardia, ogni ospedale si fa in due: una parte Covid e una Covid free

La Regione Lombardia approva il piano per la normalizzazione anche degli ospedali: ogni struttura dovrà dividersi in due, Covid e non Covid. Le regole per i pronto soccorso e per gli ambulatori.
La divisione delle aree al San Gerardo di Monza
La divisione delle aree al San Gerardo di Monza Santimone per Areu

La giunta regionale lombarda vara il piano per riportare (in parte) alla normalità gli ospedali : lo ha annunciato il presidente Attilio Fontana al termine della seduta straordinaria di giovedì 7 maggio. L’obiettivo: una normalizzazione graduale che tenga le strutture all’erta per le nuove ondate pandemiche.

«I reparti degli ospedali si stanno alleggerendo dopo la grande emergenza – ha detto Fontana – pertanto la ripresa dell’attività ordinaria di ricovero può avvenire in modo graduale fino a un massimo del 60-70% dell’attività erogata dalla struttura prima dell’evidenziarsi della pandemia e riguarderà i pazienti che necessitano di prestazioni non rinviabili oltre i 60 giorni di attesa. Per ogni struttura ospedaliera, pubblica e privata accreditata è necessario prevedere l’accesso a percorsi definiti e differenziati per i pazienti in funzione della certezza o della probabilità di essere Covid positivi. Abbiamo previsto ogni accorgimento per garantire la sicurezza massima dei pazienti».

Stando a quanto riferito dall’assessore al Welfare Giulio Galleria, ogni ospedale dovrà dotarsi di aree di degenza Covid con accessi riservati al personale specifico, dove non sarà permesso l’accesso alle visite e saranno limitati quelli di consulenti, preferendo la telemedicina. Poi le aree Covid free, con personale differenziato, che dovrà comunque indossare mascherina, guanti e camice.

Dove possibile saranno differenziati fisicamente anche i blocchi operatori sia fisicamente, sia per materiali, sia per personale, con separazione anche dei percorsi di accesso. “Stante la progressiva riduzione della necessità di posti letto di terapia intensiva per pazienti Covid e la conseguente rimodulazione complessiva di ogni presidio ospedaliero, si ritiene necessario che vengano comunque garantite unità dedicate e distinte per pazienti intensivi Covid positivi”. «Tutte le aree realizzate in ampliamento nel periodo di emergenza – aggiunge il presidente Fontana – devono essere mantenute arredate e attrezzate e pronte ad un’eventuale ulteriore immediata attivazione».

Gli accessi al pronto soccorso per le prestazioni urgenti dovranno essere fatti con guanti e mascherina e la garanzia di distanziamento per tutto il tempo di permanenza nell’area. “In questa fase è indispensabile che all’interno dei pronto soccorso siano mantenuti distinti e funzionalmente separati i percorsi di gestione e cura dei pazienti con e senza sintomi sospetti Covid-19 al fine di ridurre al minimo le possibilità di contagio in questo contesto” scrive la Regione che annota come comunque tutti i pazienti dovranno transitare dove saranno verificati eventuali sintomi compatibili con il Covid-19. Per tutti, anche quelli senza sintomi, sarà effettuato il tampone prima dell’eventuale ricovero.

I pazienti con sospetto Covid dovranno essere isolati in aree specifiche del Pronto soccorso e sottoposti a tampone: in caso di risposta positiva del test, se non è necessario il ricovero, saranno dimessi a domicilio fino all’esito del tampone e nel caso di positività andranno segnalati all’Ats, che a sua volta allerta il medico di medicina generale.

E l’attività ambulatoriale? “Andranno privilegiate le modalità di erogazione di prestazioni di telemedicina, specialmente per quanto attiene le visite di controllo, l’aggiornamento dei piani terapeutici, il follow-up. L’orario di erogazione delle prestazioni ambulatoriali in struttura dovrà essere quanto più possibile ampliato per limitare l’afflusso e lo stazionamento di persone all’interno delle sale di attesa e delle aree visita/diagnostica”. Gli accessi agli ambulatori andranno fatti quindici minuti prima della prestazione e dove possibile senza accompagnatori.