Estate amara in casa Enpa Monza: finito il lockdown, boom di cessioni di cani e gatti – FOTO

I cani custoditi da Enpa Monza erano una decina lo scorso gennaio, nel corso dell’estate sono diventati cinquanta: finito il lockdown, boom di chi in concomitanza con l’estate ha riportato gli animali adottati.
Cani e gatti all’Enpa Monza
Cani e gatti all’Enpa Monza Federica Fenaroli

Cani, gatti e (tanti) altri animali. Il rifugio Enpa di via San Damiano a Monza ha registrato il tutto esaurito: dipendenti al lavoro nei mesi di luglio e agosto e volontari sempre in servizio, anche con doppi e tripli turni, per garantire cure e accudimento a tutti gli ospiti.

Un’estate «calda, e non solo per le temperature»: il presidente della onlus Giorgio Riva ricapitola le attività svolte nelle ultime settimane, scandite da un incremento nel numero di cessioni di cani.

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«Un fenomeno che si sta registrando in tutto il nord Italia e che è stato avvertito anche nel nostro territorio – spiega – Dai dieci cani ospitati a gennaio, pochissimi per i nostri standard, siamo arrivati agli oltre cinquanta di questi giorni: alla diminuzione del numero di adozioni, che abbiamo registrato a partire dall’inizio della primavera, si è aggiunto un incremento delle cessioni da parte di persone che si sono dichiarate impossibilitate nel continuare a prendersene cura. Un dato, per capirci meglio: nel solo mese di luglio abbiamo ricevuto venticinque richieste di questo tipo, provenienti da residenti del comune di Monza e di altri comuni dei dintorni convenzionati con la nostra struttura».

Un trend che non stupisce Riva: «Durante il lockdown e i mesi più duri dell’emergenza sanitaria abbiamo registrato un aumento del numero di adozioni pari anche al 30%. Ora la bolla è scoppiata: in molti si sono resi conto di aver fatto il passo più lungo della gamba, perché non avevano considerato cosa volesse dire adottare un animale».

In casi di oggettiva difficoltà, invece, la onlus fornisce supporto e assistenza. Gli ultimi giorni di agosto sembrano segnare, però, un’inversione di tendenza: «Finalmente abbiamo ripreso a fissare gli appuntamenti per le adozioni: il calendario è fitto e per le prossime settimane siamo speranzosi».

Tanti anche i gatti che affollano la struttura: «Dai trenta dei primi mesi dell’anno agli oltre settanta di adesso: c’è stato un po’ di trambusto quest’anno perché le cucciolate sono arrivate in ritardo e tutte insieme. Ora, però, completate le vaccinazioni, i mici sono pronti per essere adottati».

Più difficile ricollocare gli altri animali: conigli, capre, pecore, anatre, oche, galli, galline, canarini, piccioni e tartarughe, tanto d’acqua quanto di terra, arrivati in via San Damiano in seguito a sequestri, cessioni o interventi che hanno cercato di tamponare situazioni complicate.

«Per i canarini e gli altri uccelli abbiamo costruito delle voliere – precisa – Discorso a parte quello delle capre: da uno degli ultimi sequestri ne abbiamo recuperate sette, gravide: si trovavano in un allevamento abusivo di Brugherio».

Ma l’Enpa non si ferma qui. La struttura è diventata un punto di riferimento anche per il primo soccorso di selvatici: rondoni, civette e gufi che vengono curati e, nella maggior parte dei casi, trasportati al Cras, il Centro di recupero animali selvatici di Vanzago.