Esplosioni e allerta massima a Bruxelles: sicurezza innalzata anche in Italia, presidio di solidarietà a Milano

Esplosioni e allerta massima a Bruxelles dalle 8 di martedì 22 marzo. Nella capitale belga si sono registrate violente esplosioni all’aeroporto internazionale e in metropolitana. Sicurezza innalzata anche in Italia. Presidio di solidarietà a Milano.
Stato massima allerta anche a Fiumicino
Stato massima allerta anche a Fiumicino DE-DE

Esplosioni e allerta massima a Bruxelles dalle 8 di martedì 22 marzo. Nella capitale belga si sono registrate due violente esplosioni nell’area imbarchi per gli Stati Uniti dell’aeroporto internazionale Zaventem e un’altra nella stazione della metropolitana che porta alla Commissione europea, nel cuore del quartiere europeo. Secondo fonti ospedaliere, l’esplosione all’aeroporto avrebbe fatto almeno dieci morti e 30 feriti. Testimoni hanno riferito di migliaia di persone che per ragioni di sicurezza sono state fatte evacuare sulla pista. Altre notizie, di spari prima dell’esplosione e una bomba trovata inesplosa, non sono state confermate.


Il video della metropolitana girato da un freelance belga

Un comunicato ufficiale del governo belga ha confermato le esplosioni e che si tratti di un attentato. In aeroporto avrebbe agito un kamikaze. La sicurezza nazionale belga ha portato al massimo il grado di allerta a Bruxelles, che comporta la sospensione dei trasporti e la chiusura dei luoghi pubblici.

In Italia il Viminale ha innalzato le misure di sicurezza e secondo fonti di agenzia il Dipartimento di Pubblica sicurezza ha disposto un ulteriore rafforzamento dei controllo, già elevati, con particolare riferimento ai principali scali italiani compresi Malpensa e Orio al Serio. Disposto inoltre un coordinamento immediato con tutte le forze di sicurezza presenti negli aeroporti e uno scambio informativo con le direzioni aeroportuali e con le società che gestiscono gli scali. I voli da e per Bruxelles sono stati cancellati.

In una conferenza stampa poco prima delle 12 il premier belga ha parlato del numero delle vittime: 13 nell’attacco all’aeroporto, 15 in metropolitana. Trentacinque i feriti, ma probabilmente è un numero destinato a salire. Il bilancio dei morti è stato poi aggiornato a 34. Duecento i feriti, una ventina dei quali molto gravi.

Gli aggiornamenti ufficiali sugli account twitter della
Città di Bruxelles
e del
Centro di crisi belga
.
Facebook ha attivato il safety check (un dispositivo di sicurezza come in occasione degli attentati di Parigi, il terremoto in Nepal, l’uragano Patricia) per permettere a chi vive in città di tranquillizzare parenti e amici con un clic.

In tarda mattinata, secondo l’agenzia russa Tass, è arrivata la rivendicazione degli attacchi da parte dell’Isis attraverso un network vicino allo Stato islamico.

Nel tardo pomeriggio la polizia belga ha pubblicato sui social network la fotografia di tre individui – ritratti in un fotogramma della sicurezza dell’aeroporto – sospettati di aver commesso l’attentato.

I sindacati Cgil, Cisl e Uil di Milano e della Lombardia hanno organizzato per il pomeriggio di martedì 22 marzo un presidio in piazza Duomo accanto al museo del ’900. Invitando a partecipare tutti coloro che “vogliono testimoniare, con la loro presenza, che l’Europa è la nostra casa, dove vigono democrazia e libertà, e dare un segno di vicinanza alle famiglie delle vittime”.
Alle 18.30 momento di raccoglimento a Palazzo Marino per commemorare le vittime.

Secondo le autorità locali non ci sarebbero persone italiane tra le vittime, tre i feriti in modo lieve. La Farnesina ha attivato l’unità di crisi e invita gli italiani a Bruxelles a limitare gli spostamenti.