Errore di omonimia: vigile da Monza assunto e subito licenziato

Stesso cognome ma nome differente rispetto al candidato che aveva i requisiti: per un caso di omonimia un agente della polizia locale originario di Desio è stato assunto a tempo determinato e licenziato nel giro di una settimana al comando della polizia locale di Calolziocorte, nel lecchese.
Un agente della polizia locale
Un agente della polizia locale

Per un presunto caso di omonimia un agente della polizia locale originario di Desio è stato assunto a tempo determinato e licenziato nel giro di una settimana al comando della polizia locale di Calolziocorte, nel lecchese. Davide Roberto S., 45 anni, che in passato ha lavorato a Desio, Lissone e come ausiliario della sosta a Monza, reclutato attingendo direttamente dalle graduatorie senza una selezione per accelerare i tempi, sarebbe finito a lavorare a Calolzio per errore, senza averne i requisiti, a causa probabilmente – secondo quanto ricostruito dal comando lecchese – di una comunicazione errata da parte degli uffici amministrativi del Comune di Monza.

L’agente è stato nel comando lecchese per una settimana, dal 16 al 23 ottobre ma non aveva superato il concorso indetto dal Comune di Monza e così non compariva nella graduatoria dalla quale il Comune di Calolzio aveva attinto. Il Comune è stato così costretto ad annullare il contratto. Il disguido sarebbe stato causato da un caso di omonimia: l’agente “giusto” che aveva superato il concorso e sarebbe dovuto finire a Calolzio aveva lo stesso cognome ma nome differente rispetto a quello segnalato e poi licenziato.