Ernestina, la nonna record di Sovico compie 106 anni

Non ha solo un’età da primato, ma anche una mente lucida, una prontezza di spirito e una memoria di ferro
Ernestina, la nonna record di Sovico compie 106 anni

Ernestina Canali, è la più anziana di Sovico, fra le più longeve di tutta la provincia di Monza e Brianza: domenica 9 novembre compirà infatti ben 106 anni. E’ una donna straordinaria. Che lascia di stucco tutti per come sappia portare alla grande il peso di un’età così importante. Ti sorprende per come è capace di ricordare gli aneddoti della sua giovinezza, per la capacità di inanellare frasi spiritose, come quando dice «vorrei arrivare almeno a 212 anni, al doppio»..

Ernestina è reduce da un intervento al femore a seguito di una caduta in casa che l’ha costretta alle cure in una clinica specializzata per un paio di mesi, l’estate scorsa. Ecco perché, da alcuni mesi, un deambulatore è il suo inseparabile sostegno. Nell’abitazione di via Mazzini, domenica sarà festa grande, ma già ieri pomeriggio la nonnina ha ricevuto la visita del sindaco Alfredo Colombo e di alcuni assessori per gli auguri.

Ernestina ha alle spalle una vita intensa. E’ nata in Brasile, nella terra che i suoi genitori avevano raggiunto per cercare fortuna e lavoro. A dodici anni è rientrata in Italia, a Milano. Poi si è trasferita a Monza («nella villa dei Promessi Sposi, in via Borgazzi», ricorda) e poi, a Sovico dove vive ancora oggi accanto al figlio Angelo e alla nuora Piera.

«Ho sempre lavorato- dice – a nove anni ero già nei campi a zappare la terra in Brasile, poi tornata in Italia, a quattordici sono andata a lavorare nella tessitura Felice Fossati di Monza e lì sono rimasta per trentadue anni. A me piace lavorare, lo faccio anche adesso. Non mi stanca». Guarda la televisione e apprezza i programmi musicali e di ballo. Ha girato il mondo, e ricorda le lunghe camminate in montagna con le amiche di un tempo. Ernestina Canali festeggia 106 anni anche con i nipoti Sabrina e Diego, e per il compleanno non chiede regali.

«Se volete, solo una scatola di biscotti, li mangio tutte le sere con il latte- dice teneramente mentre guarda in cielo- se sono qui è perché il Signore lo vuole, sa che so sopportare le fatiche e mi lascia qui. Mi dispiace solo che sento i dolori nelle gambe, ma pazienza. Avanti ancora».