Emergenza terremoto e neve in centro Italia: la Protezione civile brianzola nelle Marche

FOTO I brianzoli - Quattro nuove scosse di terremoto di magnitudo superiore a 5 e una nevicata che sembra non voler finire. Non c’è pace per il centro Italia colpito la prima volta lo scorso agosto. Mercoledì anche la Brianza si è mobilitata per rispondere all’emergenza neve che, in modo inatteso, si è trasformata nell’ennesimo dramma per il territorio con nuove vittime e altri danni.
Terremoto, la slavina sul Gran Sasso in una foto dei vigili del fuoco
Terremoto, la slavina sul Gran Sasso in una foto dei vigili del fuoco

Quattro nuove scosse di terremoto di magnitudo superiore a 5 e una nevicata che sembra non voler finire. Non c’è pace per il centro Italia colpito la prima volta lo scorso agosto. Mercoledì anche la Brianza si è mobilitata per rispondere all’emergenza neve che, in modo inatteso, si è trasformata nell’ennesimo dramma per il territorio con nuove vittime e altri danni.


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Sono 40 i volontari della Protezione civile di Monza e Brianza partiti nella colonna dei 100 lombardi destinati alle Marche. Nel giro di poche ore hanno raggiunto la sede di Regione Lombardia e sono partiti per Ussita, in provincia di Macerata. Volontari dei gruppi di Agrate Brianza, Brugherio, Burago Molgora, Cesano Maderno, Cogliate, Concorezzo, Giussano, Lissone, Macherio, Misinto, Usmate Velate, Varedo, Vimercate e dell’Organizzazione Rio Vallone.


«Ringraziamo di cuore i nostri volontari per l’ennesima dimostrazione di grande generosità – commentano il presidente Gigi Ponti insieme al consigliere Roberto Invernizzi, che aveva già visitato i luoghi del terremoto in occasione delle prime missioni di Anci Lombardia – Siamo certi che sarà una nuova occasione dove esprimere le doti di professionalità e umanità maturate dai gruppi comunali della Brianza».

Nel frattempo un tecnico della Provincia si trova questa settimana ad Accumoli per un incarico nell’ambito dell’iniziativa post-terremoto promossa da Anci Lombardia, mentre per la prossima settimana è già prevista la partenza di 3 agenti di Polizia Provinciale.

Dalla Lombardia sono partiti subito un centinaio di volontari e 30 mezzi. L’aggiornamento a giovedì 19 gennaio parla di 281 i volontari di Protezione civile e 54 i mezzi speciali partiti dalla Lombardia per raggiungere le Marche e l’Abruzzo. Altri 136 sono pronti a partire, con altri 13 mezzi antineve.

Giovedì mattina uno dei capi del Soccorso alpino abruzzese, che da dalla sera di mercoledì si è messo in marcia con gli sci, ha confermato la presenza di molti morti all’interno dell’Hotel Rigopiano sul Gran Sasso travolto da una slavina. Due i superstiti, uno dei quali ha dato l’allarme. I dispersi sarebbero una trentina. Dalle macerie e dalla neve è stata estratta la prima vittima. Intanto una colonna di mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco con alcune ambulanze è bloccato a 9 chilometri dalla struttura. La slavina che ha travolto l’Hotel Rigopiano si è staccata dalla montagna molto probabilmente a causa delle scosse di terremoto di mercoledì mattina. «La valanga è immensa», confermano i soccorritori all’agenzia Ansa.

(notizia aggiornata alle 15 di giovedì 19 gennaio 2017)