Emergenza smog a Monza e Brianza, l’anno inizia male: le polveri al doppio del valore limite

Dopo due giorni di tregua le polveri sottili si impennano il primo gennaio 2016: a Monza, Meda e Vimercate pm10 quasi al doppio del valore limite. L’emergenza smog resta e rimangono 34 giorni di bonus prima di essere fuori legge per l’Europa.
I dati del pm10 registrati dalla centralina di Monza (via Machiavelli) negli ultimi dieci giorni: l’ultimo a destra è il primo gennaio 2016
I dati del pm10 registrati dalla centralina di Monza (via Machiavelli) negli ultimi dieci giorni: l’ultimo a destra è il primo gennaio 2016

Due giorni di tregua e poi di nuovo la violenta impennata degli inquinanti nell’aria. Forse andrà meglio nella giornata di sabato 2 gennaio con la pioggerella e un po’ di nevischio sceso sulla Brianza, ma i dati di Arpa Lombardia per venerdì 1 gennaio, il primo giorno dell’anno, preannunciano un altro pessimo anno per lo smog di Monza e dintorni. La centralina di via Machiavelli a Monza ha registrato nel primo giorno del 2016 93 microgrammi di polveri sottili per metro cubo, quasi il doppio della soglia limite di 50. Insomma, allarme rosso dopo due giornate, il 30 e il 31 dicembre, in cui il livello di pm10 era rimasto nei limiti: 45 microgrammi mercoledì e addirittura 33 giovedì, livelli che non si vedevano da tempo.

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Non cambia di molto nei dati registrati nell’altra centralina monzese, quella del parco, dove negli ultimi due giorni del 2015 le polveri erano scese a 46 e poi a 30 microgrammi per poi ritornare ad altissima quota nella giornata di venerdì 1 gennaio, con 84 microgrammi al metro cubo. Non va meglio se non parzialmente a Vimercate, nella Brianza orientale, dove dopo il calo di fine anno prima a 53 (appena sopra il limite) e poi a 38, il pm10 è tornato a rimbalzare fino a 94 venerdì. A occidente va anche peggio: la centralina di Meda segnala 62 e 51 microgrammi il 30 e 31 dicembre, quindi mai sotto il limite giornaliero, per poi raggiungere 95 microgrammi venerdì 1 gennaio, a sua volta sfiorando il doppio della soglia consentita.

Traduzione: parte con il segno meno l’anno dell’inquinamento a Monza e Brianza. Rispetto al bonus di 35 giorni di sforamento dei limiti concesso dall’Unione europea, ne restano già a disposizione soltanto 34.

«Come atteso, le concentrazioni di pm10 di ieri sono state influenzate dalle tipiche emissioni che caratterizzano i festeggiamenti di Capodanno, a causa dell’utilizzo di botti e fuochi d’artificio – ha scritto Arpa il 2gennaio – Secondo i dati rilevati dalla rete di monitoraggio della Qualità dell’Aria di ARPA Lombardia le concentrazioni di pm10 a Milano si sono attestate tra 68 e 86 μg/m³, tornando nuovamente a superare il valore limite giornaliero di 50 µg/m³. Il valore massimo in regione si è registrato nella stazione di Busto Arsizio con una concentrazione di 97 μg/m³».

Le condizioni atmosferiche di ieri – aggiunge l’agenzia per l’ambiente – caratterizzate da alta pressione, venti deboli e assenza di precipitazioni, sono risultate favorevoli all’accumulo degli inquinanti e hanno contribuito al superamento del valore limite giornaliero in tutti i capoluoghi. I massimi registrati sono stati di 84 µg/m³ a Bergamo, 76 µg/m³ a Brescia, 93 µg/m³ a Monza, 68 µg/m³ a Varese, 91 µg/m³ a Como, 71 µg/m³ a Lecco, 62 µg/m³ a Sondrio, 52 µg/m³ a Pavia, 51 µg/m³ a Lodi, 54 µg/m³ a Cremona e 75 µg/m³ a Mantova.

Per sabato 2 gennaio «è previsto tempo perturbato con ingresso di una saccatura atlantica che favorirà un ricambio della massa d’aria e possibilità di deboli precipitazioni anche a carattere nevoso, determinando condizioni favorevoli alla dispersione degli inquinanti».