È morto Sgroofy, il maialino scappato da un circo con un cammello

Nel canile Enpa di Monza è morto il maialino thailandese Sgroofy, che viveva a San Damiano dal 2014 dopo essere stato accalappiato a Lissone, in fuga da un circo insieme a un cammello.
Sgroofy con Feddi
Sgroofy con Feddi

“Ciao Sgroofy, amico allegro, curioso e goloso”: è il saluto dell’Enpa di Monza (l’ente nazionale protezione animali) al maialino thailandese che ha accompagnato la vita del rifugio cittadino per molto tempo. Lo stesso maialino di Babe, il film, oppure quel Max che affianca in un’altra pellicola George Clooney.

Sgroofy o Scrooge: il maialino brianzolo abitava in via San Damiano dal 2014 dopo essere stato accalappiato nel Bosco urbano di Lissone, “dove si era rifugiato dopo una rocambolesca fuga da un circo in compagnia di un cammello”, scrive l’Enpa. “Era arrivato in canile ancora cucciolo, con due gravi ferite da morso che si erano infettate ed era stato amorevolmente curato dai volontari. A lui si erano affezionati un po’ tutti ma in particolare Feddi, operatrice del canile, aveva instaurato con questo animale decisamente inconsueto un rapporto profondo e complice”.

Purtroppo il maialino è stato colpito da un tumore all’intestino e nonostante un paio di mesi di cure, non ce l’ha fatta. «Esistono amicizie che possono sembrare un po’ bizzarre e particolari. Sgroofy era un amico panciuto e setoloso – ha scritto Feddi – . È arrivato ferito, si è fidato di me, mi ha dato la possibilità non solo di prendermi cura di lui ma soprattutto di conoscere un animale con cui non avevo mai avuto a che fare e di imparare quanto possono essere dolci, allegri ma anche tosti i maiali».

Scroofy era «un golosone», chiamandolo «si metteva in piedi e arrivava subito, era curioso e amava la compagnia» e in estate «adorava mettere il sederotto a mollo nella vaschetta d’acqua e amava stare al sole, perdeva la maggior parte delle setole e sembrava quasi abbronzarsi».

La speranza di Feddi? Guardare ai maiali anche con occhi diversi. «Sicuramente non capita tutti i giorni di poter incontrare un maialino e poterlo accarezzare, toccare il suo nasino piatto, guardare i suoi occhi, correre con lui e invitarlo al gioco».