Due boati sentiti a Monza, Brianza e nel nord Italia: due aerei hanno infranto il muro del suono

Due botti, forti come esplosioni. Si sono sentiti intorno alle 11.20 a Monza, in Brianza, a Como e a Bergamo. Forti tanto da far tremare i vetri. Molte scuole sono state evacuate per precauzione. La prima ipotesi è stata poi confermata dall’Aeronautica: due aerei militari hanno infranto la barriera del suono.
Aerei  dell’Aeronautica militare italiana
Aerei dell’Aeronautica militare italiana

Due botti, forti come esplosioni. Si sono sentiti intorno alle 11.20 a Monza, in Brianza , a Como e a Bergamo, a Milano, a Varese. A Biella e in Piemonte, fino al Canton Ticino. Forti tanto da far tremare i vetri. Ad Arcore e a Villasanta sono state evacuate le scuole per precauzione. Evacuate anche a Desio e in molti Comuni brianzoli. Persone in strada: ansia e allarme per un “boom sonico”.

I centralini dei soccorsi sono stati tempestati di telefonate: carabinieri, vigili del fuoco e 112 sono stati sommersi dalle chiamate.

La prima ipotesi più accreditata è stata, col passare dei minuti, confermata dall’Aeronautica: sono stati due aerei militari che hanno infranto la barriera del suono. Gli aerei sarebbero decollati per intercettare un velivolo non identificato nello spazio aereo italiano.
Verificata l’assenza di emergenze sul territorio, molti Comuni hanno tranquillizzato i cittadini via App e social.

«Due caccia F-2000 Eurofighter dell’Aeronautica Militare, in prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo, si sono alzati rapidamente in volo nella mattinata di oggi dalla base aerea di Istrana, in provincia di Treviso, sede del 51° Stormo, per intercettare un velivolo Boeing 777 dell’AirFrance, che aveva perso improvvisamente il contatto radio con l’agenzia italiana del traffico aereo – spiega l’Aeronautica in un comunicato stampa – Gli Eurofighter hanno intercettato il velivolo francese sopra i cieli della Lombardia dove hanno identificato l’aeromobile civile e si sono assicurati che l’equipaggio avesse ripristinato i regolari contatti radio con gli enti del traffico aereo. I velivoli d’allarme sono decollati a seguito dell’ordine di scramble ricevuto dal CAOC (Combined Air Operation Center) di Torrejon, ente Nato responsabile d’area del servizio di sorveglianza dello spazio aereo. Per ridurre al minimo i tempi d’intervento, legati alla particolare situazione di necessità, i due velivoli militari hanno superato la barriera del suono; ancorché la quota fosse elevata, le condizioni meteorologiche di vento e temperature hanno amplificato la propagazione dell’onda d’urto rendendola particolarmente udibile al suolo».

Il post su Facebook dell’Aeronautica militare

(*notizia aggiornata)