Droga, morti in aumento: la nuova frontiera sono le molecole psicoattive e le sintetiche on-line

Tre decessi nel 2019 in provincia, 37 in Lombardia e 373 in tutta Italia: di droga si muore. È uno degli aspetti emersi nella relazione annuale della Dcsa (Direzione centrale servizi antidroga) che punta il dito sulle nuove frontiere: le sintetiche che si acquistano on-line e le sconosciute, le molecole psicoattive.
Monza Polizia di stato Sequestro droghe sintetiche
Monza Polizia di stato Sequestro droghe sintetiche Fabrizio Radaelli

Monza caput mundi quando si parla di operazioni antidroga in Brianza. Due, con numerosi arresti, e sequestri di stupefacenti, quelle portate a termine dai carabinieri nelle ultime settimane, appena allentato il lockdown. Una fase durante la quale, a fronte del crollo generalizzato dei reati, proprio quelli inerenti gli stupefacenti, a livello locale ma anche nazionale, avevano subito relativamente gli effetti della “reclusione forzata”.

Droga, morti in aumento: la nuova frontiera sono le molecole psicoattive e le sintetiche on-line
Dcsa 2020

Un business, quello degli stupefacenti, tra i più fiorenti della criminalità organizzata nostrana e non solo. Almeno a guardare la fotografia sullo stato e andamento del narcotraffico in Italia scattata nel 2019 dalla Dcsa, la Direzione centrale per i servizi antidroga, un organismo interforze per la prevenzione e repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope.

E sulle venti regioni italiane, manco a dirlo, la Lombardia rappresenta il territorio dove più si concentrano gli affari del settore. Basti dire che nel 2019 vi è stato effettuato un quinto (4.915) di tutte le operazioni antidroga sul territorio nazionale con il 9,89% delle sostanze sequestrate e il 14% delle persone segnalate. Un numero record, esploso negli ultimi anni: nel 2014 le operazioni in regione furono 2.859. A livello provinciale lombardo, se 7 operazioni antidroga delle forze dell’ordine su 10 (66,78%) si sono svolte a Milano e nella sua area metropolitana, il 7% a Varese, e circa il 9% tra Brescia e Bergamo, il 2,67% hanno interessato Monza e Brianza.

Sul fronte sequestri si è registrato un calo rispetto al 2018 (-35%) ma stiamo parlando pur sempre di oltre 4 tonnellate di stupefacenti tolti dal mercato illegale (40 chili dei quali a Monza e Brianza). Oltre che cocaina ed eroina, in Lombardia girano tante droghe sintetiche: nel 2019 ne è stato sequestrato il 58% del quantitativo requisito in tutta la Penisola (+102%). Finiti all’inceneritore anche 400 chili di cocaina (+61% sul 2018) e 174 chili di eroina, oltre a circa 2,9 tonnellate tra hashish e marijuana. Sradicate poi ben 8.900 piante di cannabis. Il 2019, tuttavia, alla voce sequestri non è stato un anno di “picchi”: il 2012 lo fu per eroina, cocaina e hashish (oltre 8 tonnellate in tutto), il 2017 per la marijuana (4,5 tonnellate) e per le droghe sintetiche il 2015 (22.854 dosi).

Oltre 4.800 le persone denunciate per reati legati agli stupefacenti (circa 150 delle quali in provincia di MB) delle quali 3.283 arrestate (il 14% a livello nazionale) per la stragrande maggioranza dei casi per i reati di traffico e spaccio.

L’identikit è impossibile: prevalgono gli stranieri (in prevalenza marocchini, gambiani, albanesi, nigeriani ed egiziani), ma gli italiani coinvolti sono circa il 40%, soprattutto maschi, e aumentano le donne (+10%). Tra i denunciati in regione figurano anche 174 minorenni, 74 dei quali arrestati, in gran parte italiani, soprattutto pizzicati con hashish e marijuana.

C’è infine il triste bollettino dei decessi provocati dall’abuso di sostanze stupefacenti in Lombardia, in aumento del 15%, dai 32 del 2018 ai 37 del 2019. Si tratta del numero più elevato dal 2010. Tre i morti a Monza e Brianza: meno di quelli di province come Sondrio e Cremona (4), con un numero di abitanti decisamente inferiore, di Brescia (7) e Bergamo (4). Nove i morti a Milano e area metropolitana. A livello nazionale i decessi per overdose nel 2019 sono stati 373 (+11,01% rispetto al 2018). In oltre la metà dei casi, la causa è da attribuire al consumo di oppiacei (169 casi all’eroina, 16 al metadone, 1 al fentanil e 1 alla morfina). Dal 1973, anno in cui hanno avuto inizio le rilevazioni, in Italia i morti causati dalle droghe sono stati complessivamente 25.780.

Da un’analisi macro emergono una serie di riflessioni: la probabile deviazione di gran parte del traffico di cannabis su altre rotte extra-italiane, la netta prevalenza della cocaina tra le droghe più trafficate, spacciate e consumate in Italia (sequestrate 8,3 tonnellate, + 127%), tanto da rappresentare il business principale delle organizzazioni criminali – in particolare della ‘ndrangheta: “tra i principali broker mondiali della sua commercializzazione attraverso transizioni dal Sud america e lo stoccaggio in Europa con l’operatività di elementi radicati in Lombardia, Piemonte, Liguria e Veneto, ma anche in Olanda e Spagna” – la sempre più ampia e incontrollata diffusione delle droghe sintetiche tra i giovani: “commercializzate via web e con l’e-commerce” e la nuova frontiera, in gran parte inesplorata, delle cosiddette Sostanze psicoattive, molecole sintetiche ancora sconosciute ai data-base delle droghe: 15 quelle trovate dalle polizie italiane nel 2019.