Dosi anti-influenzali fantasma, i medici di base: «È una situazione indecente»

Il sindacato dei medici di famiglia scrive alla Regione e all’Ats per la mancata consegna delle dosi di vaccino anti-influenza.
Centro anziani via Procaccini Vaccinazione antinfluenzale
Centro anziani via Procaccini Vaccinazione antinfluenzale Fabrizio Radaelli

I medici di base sono sul piede di guerra perché oltre alla pandemia devono far fronte anche alla mancata consegna delle dosi di vaccino influenzale nei tempi previsti. Lunedì tramite la Federazione italiana medici di medicina generale, il sindacato che riunisce il 99% dei medici sul territorio della Ats Brianza ha scritto una lettera di contestazione al presidente Attilio Fontana, all’assessore Giulio Gallera e al direttore generale della Ats Silvano Casazza a cui chiedono di convocare un incontro urgente con le organizzazioni sindacali.

«Dobbiamo contestare l’operato di Regione Lombardia – scrivono i sindacati dei medici – il mancato rispetto del piano di consegna a suo tempo definito sulla scorta delle indicazioni Regionali sta infatti comportando gravi disagi ai nostri medici, già impegnati in una delicata attività di controllo della pandemia».

I medici si trovano infatti a dover gestire appuntamenti da disdire e riprogrammare, la rabbia dei pazienti che non capiscono come non ci sia offerta di vaccino pubblico, mentre è disponibile (a caro prezzo) nei centri privati. Una situazione che obbliga i medici di famiglia a selezionare i pazienti ultrasessantacinquenni a cui effettuare il vaccino.

«Appare evidente – scrivono i medici – che nel caso di conseguenze medico – legali, la responsabilità unica non possa essere attribuita che a Regione Lombardia, che non ha mantenuto quanto pattuito con i medici di medicina generale».

Per il presidente dell’Ordine dei medici di Monza e Brianza Carlo Maria Teruzzi: «È una situazione indecente, la consegna dei vaccini prevista in questi giorni slitta a metà dicembre e i numeri saranno più ridotti rispetto a quanto previsto. Nonostante i proclami – conclude – Regione Lombardia non è riuscita a assicurare quanto pattuito con i medici di famiglia».

Nel frattempo in consiglio regionale il Partito democratico è riuscito a fare approvare unamozione che stabilisce il rimborso dei vaccini antinfluenzali per i cittadini fragili che sono stati costretti a rivolgersi ai privati. «Vigileremo perché la giunta Fontana renda operativo il provvedimento», hanno detto in consiglieri