Domenica di protesta contro Pedemontana, l’autostrada è a caccia di finanziatori

Domenica 23 maggio mobilitazione con gazebo e manifestazioni contro il progetto di Pedemontana in diversi comuni della Brianza lungo il percorso dell’autostrada. Ma perché adesso?
Area rifornimento a Desio
Area rifornimento a Desio

È come un fiume carsico, Pedemontana. A volte scorre a vista, altre si inabissa per poi riemergere molto più a valle. L’autostrada che, da progetto definitivo, taglierà in due la Brianza da Bovisio Masciago fino all’Adda è tornata a fare paura. Tanto che domenica 23 maggio un elenco sterminato di associazioni, liste civiche e gruppi ambientalisti, organizza una intera giornata di gazebo, sul territorio, per dire «no» a Pedemontana.

I punti informativi saranno a: Seveso all’area verde prossima al Bosco delle Querce di via della Roggia; Bovisio Masciago in via Cantù angolo corso Milano; Desio presso parcheggio di via Michelini, futuro svincolo di Pedemontana; Biassono al sentiero delle Valli, svincolo tra futura autostrada e nuova SP6; ancora Biassono via Parco angolo via Madonna delle Nevi ad ovest del Lambro; Arcore in piazza Durini; Velasca in piazza Giordano Bruno; Carnate in via Gargantini sul sentiero di Passirano – Carnate; Vimercate/Sulbiate in via Cascina Ca – ingresso da via San Nazzaro di Vimercate. A partire dalle 10.

Come detto, a promuovere la mobilitazione brianzola sono decine di realtà locali che, come da tempo non avveniva, hanno deciso di fare rete: Alternativa Verde Desio, Casa della Sinistra Seregno, Comitato Parco Groane Brughiera, Coordinamento No Pedemontana, Comitato Ambiente Bovisio Masciago, Legambiente Biassono, Legambiente Circolo Gaia Usmate Velate, Legambiente circolo Laura Conti di Seveso, Legambiente Seregno, Legambiente Desio, Lista per Biassono, Lista Altra Bovisio, Lista Passione Civica Cesano Maderno, Sinistra e Ambiente Meda, Impulsi Sostenibilità e Solidarietà Meda, Gruppo Valle Nava Casatenovo, ImmaginArcore, Meltingpot Arcore, Monza per un Buon Clima, Friday For Future di Monza e Vimercate, Seveso Futura, Sinistra per Desio, Un Parco per Bernareggio, VimercateSì.

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Perché proprio adesso questa mobilitazione generale? «Pedemontana è ferma da tempo per mancanza di finanziamenti dagli investitori privati – spiega Roberto Sala, arcorese, uno degli organizzatori della manifestazione – Regione Lombardia continua però a volerne ostinatamente il completamento, cercando, di attirare capitale privato con ambigue operazioni di supporto a mezzo di risorse pubbliche e sperando di attingere alla montagna di soldi in gioco anche per le infrastrutture».

A insospettire i tanti che sono contrari all’opera sono state le ultime mosse di Palazzo Lombardia che, anche a livello di dichiarazioni ufficiali, non si è mai stancato di sponsorizzare il completamento dell’autostrada, guidata dall’ex ministro Roberto Castelli (dal 2019) di fatto ferma da tre anni all’imbocco della Milano-Meda a Lentate sul Seveso. A fine marzo 2021 s’è concretizzato, con un esborso di 62 milioni di euro, l’acquisto da parte di Regione Lombardia delle azioni della società Autostrada Pedemontana Lombarda (Apl) che, in precedenza, detenevano Banca Intesa e Ubi Banca. In precedenza Regione Lombardia ha orchestrato una trinagolazione che prevede che una società quotata in Borsa, Ferrovie Nord Milano (Fnm), di cui l’ente è l’azionista di riferimento (possiede il 57,57% del pacchetto), assuma il controllo di un’altra società in precedenza controllata da Palazzo Lombardia, la Milano Serravalle che gestisce le tangenziali milanesi e l’A7.

L’accordo tra Regione Lombardia e Fnm prevede che la prima usi una parte del ricavato per sostenere un aumento di capitale di Autostrada Pedemontana Lombarda, società che fino a questo momento è controllata al 79% da Milano Serravalle; infine, a inizio 2021, dalla Regione è stato versato un aumento di capitale sociale di Apl pari a 350 milioni di euro.

Che la società non navighi in buone acque, dal punto di vista finanziario, è un fatto risaputo. La procedura pubblica per individuare sul mercato finanziario le risorse economiche, pari a 1,8 miliardi di euro, per la costruzione delle tratte B2 (di 12,7 chilometri da Lentate sul Seveso e Cesano Maderno) e C (di 20 chilometri da Cesano Maderno alla tangenziale est di Milano A51) è andata deserta. Alla scadenza fissata, nessun gruppo bancario ha presentato formalmente offerte. Per trovare finanziatori privati, Autostrada Pedemontana lombarda ha lanciato l’ennesima “manifestazione d’Interesse”.

Le tempistiche relative alla fase conclusiva della manifestazione d’interesse sono state più volte prorogate e, oggi, il termine per un’eventuale sottoscrizione del prestito scade il 20 agosto 2021.

«Chi si ostina a volere il completamento di questa impattante autostrada che ha un bilancio economico e ambientale disastroso, ci inganna perpetuando un modello di sviluppo sconsiderato e insostenibile e certo non vuole una vera transizione ecologica. È un progetto vecchio di 40 anni» spiegano gli organizzatori della manifestazione di domenica 23 maggio.

Se la procedura pubblica per il reperimento delle necessarie risorse finanziarie è andata deserta, quella per individuare i privati a cui affidare la costruzione delle tratte B2 e C dell’autostrada della futura A36 si è invece conclusa positivamente due mesi fa: ad aggiudicarsi il gigantesco appalto è stato il Gruppo Webuild (Salini-Impregilo) con Pizzarotti (già protagonisti della realizzazione della tratta A e del primo lotto delle tangenziali di Como e Varese) che però, ovviamente, non potranno dare il via al cantiere fino a quando non verranno recuperati i fondi. Per quanto riguarda la tratta D, quella destinata a correre lungo i campi del Vimercatese, almeno per il momento, non è stata avviata nessuna procedura pubblica.