Il dolore per la morte di Claudio Cappelli: si prega nelle chiese di Vedano e Barzanò

Dolore e rabbia per la morte, per mano dell’Isis in Bangladesh, di Claudio Cappelli, residente a Barzanò ma la cui famiglia risiede a Vedano al Lambro. Il presidente della Regione Roberto Maroni e il suo vice Fabrizio Sala si uniscono al cordoglio. Nelle Messe a Barzanò e Vedano al Lambro si è pregato per lui e per la sua famiglia.
Claudio Cappelli
Claudio Cappelli

«Provo un immenso dolore e una rabbia incontenibile per la strage di Dacca, che vede tra le vittime anche due lombardi: Maria Riboli, giovane mamma, e Claudio Cappelli. Esprimo alle loro famiglie e ai loro cari le mie più sentite condoglianze e mando loro un abbraccio forte, anche a nome di tutti i cittadini lombardi. Le bestie assassine dell’Isis devono essere fermate con ogni mezzo: siamo in guerra e siamo stufi di porgere l’altra guancia». Roberto Maroni, governatore della Lombardia, ha commentato così su facebook la tragica notizia della strage terroristica in Bangla Desh, invitando la comunità internazionale a passare all’azione contro i fanatici islamisti.


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Anche il vice presidente di Regione Lombardia e assessore alla Casa, Housing sociale, Expo e Internazionalizzazione delle imprese, il brianzolo Fabrizio Sala, ha rilasciato una dichiarazione sull’accaduto: «Anche la Lombardia e la Brianza sono state colpite dall’attacco terroristico a Dacca. Mi unisco al dolore della famiglia per la perdita di Claudio Cappelli, l’imprenditore di Vedano al Lambro vittima, insieme ad altri nostri connazionali, di questa atrocità».

Cappelli si trovava al ristorante insieme a Gianni Boschetti, l’unico italiano che è riuscito a fuggire all’attentato. Era in Bangladesh per lavoro per conto della Star international di Concorezzo. Era un imprenditore che girava l’Asia per il suo lavoro: Pakistan, Cina e, naturalmente, Bangladesh. Era conscio dei pericoli che si potevano correre in quella zona del mondo, che conosceva bene. Ma il suo lavoro era anche lì.Era atteso a casa dalla sua famiglia.

La famiglia d’origine di Cappelli è di Vedano al Lambro ma lui viveva a Barzanò, in provincia di Lecco. Aveva moglie e una figlia di sei anni. Era sposato con Valeria Beretta, figlia di Vittore, presidente e amministratore delegato del Gruppo Fratelli Beretta. A Barzanò il parrocco don Giuseppe ha chiesto nelle Messe di ricordare Claudio Cappelli con una preghiera di suffragio esprimendo vicinanza alla moglie Valeria e alla loro figlioletta. Anche a Vedano al Lambro la comunità cristiana ha ricordato nella preghiera dei fedeli Claudio Cappelli e gli altri morti nell’attentato.

Anche Papa Francesco ha pregato all’Angelus per i defunti e per i loro familiari: «Chiediamo a Dio di convertire il cuore dei violenti accecati dall’odio»