Disarmò i rapinatori e liberò un ostaggio: a Giussano in congedo il carabiniere Sanna

Insieme a un collega, bloccò e disarmò due rapinatori di banca recuperando la refurtiva e liberando il direttore dell’istituto di credito: l’azione, a Briosco, nel 2012, gli valse un encomio. A Carate Brianza lascia la stazione per il meritato congedo l’appuntato scelto Antonio Arnone.
Un’auto dei carabinieri
Un’auto dei carabinieri

Altri due carabinieri, dopo Antonio Brancaccio a Lentate sul Seveso, hanno lasciato altrettante caserme della Brianza per il meritato congedo: si tratta di Giovanni Sanna, a Giussano, e di Antonio Arnone, a Carate, entrambi dopo 36 anni di servizio. Il primo, nell’aprile del 2012, insieme a un collega, bloccò e disarmò due rapinatori di banca recuperando la refurtiva e liberando il direttore dell’istituto di credito. Un gesto eroico che valse, all’appuntato scelto, un encomio solenne del comune di Briosco congiuntamente al Procuratore della Repubblica di Monza Corrado Carnevali.

Nato il 16 febbraio di 54 anni fa a Lodè, in provincia di Nuoro, Sanna ha operato in diverse caserme della Brianza, ma gli ultimi dieci anni la sua passione e il suo spirito di sacrificio hanno arricchito la stazione di Giussano. Arruolatosi a 18 anni iniziò il percorso professionale nel nord Italia a Macherio. Qui ha avuto la fortuna di lavorare con il maresciallo Agostino Cuccu, insieme a lui e ad altri colleghi l’11 giugno del 1983 fecero da apripista alla neonata caserma dei carabinieri di Biassono. Sanna rimase qui sino al 1989, quando venne trasferito alla stazione di Lissone.

Sei anni dopo l’Arma scelse per lui una nuova casa: la stazione dei carabinieri di Seregno. Tanti i ricordi, tante le esperienze vissute nei quattordici anni di permanenza, compreso aver conosciuto e lavorato col comandante di stazione maresciallo Giacomo Di Bello e il brigadiere Giuseppe Napoletano. Ma è nel giugno del 2009 che la strada dell’appuntato scelto Sanna s’incrocia con Giussano. Viene trasferito alla caserma di via Prealpi dove conosce e stima il comandante di stazione maresciallo Francesco Monaco. È qui che compie l’azione che gli vale l’encomio solenne.

È il 20 aprile del 2012 quando scatta l’allarme di rapina alla Banca Popolare di Sondrio filiale di Briosco. Sul posto convergono diversi pattuglie. In servizio ci sono anche l’appuntato Sanna e il collega Massimo Rosellini. I militari nel sopraggiungere a Briosco notano un’auto che salta di tutta fretta uno stop e si lancia ad alta velocità in direzione della Valassina. Sanna e Rosellini capiscono subito di trovarsi di fronte ai rapinatori e si gettano all’inseguimento. Arrestano e disarmano entrambi i banditi, recuperano i duemila euro di refurtiva e sono i primi ad arrivare anche in banca, dove trovano il direttore dell’istituto di credito ancora legato. È l’epilogo di una brillante operazione. Ora Sanna si dedicherà alla passione per le camminate e la bicicletta in compagnia dell’amata moglie Laura Angela. Il 28 ottobre di quest’anno per loro sarà una data speciale: ricorrerà il trentesimo anniversario di matrimonio.

L’appuntato scelto Antonio Arnone, nato in provincia di Catanzaro nel 1963, ha iniziato la sua attività nell’Arma alla stazione di Carate nel 1982, fino al 1986, per tornarci nel 2000 (dopo esperienze a Sesto Calende e Mariano Comense). Sposato, ha due figli, di 22 e 30 anni. “Carabiniere inappuntabile, da anni punto è di riferimento per l’intera comunità di Mariano Comense e Carate” scrivono tra l’altro, di lui, i suoi superiori.