Diossina e Pedemontana: da gennaio carotaggi con le trivelle su terreni privati

Per 4 mesi trivelle in azione per prelevare campioni di terreno da sottoporre ad analisi nei terreni interessati dall’incidente dell’Icmesa del 1976. Coinvolti i comuni di Barlassina, Meda, Seveso, Cesano Maderno, Bovisio e Desio.
La mappa dei carotaggi: partiranno presumibilmente a gennaio
La mappa dei carotaggi: partiranno presumibilmente a gennaio

I Comuni interessati dal passaggio della tratta B2 di Pedemontana trascorreranno le feste natalizie in attesa che il 2016 porti il crono programma per l’inizio dei carotaggi nei terreni inquinati da diossina e in cui è previsto il passaggio dell’autostrada.

«Ad oggi non sappiamo quando esattamente inizieranno i carotaggi dal momento che Pedemontana deve prima fare avere il crono programma dei lavori ai Comuni interessati – spiega Gianni Del Pero, geologo incaricato dai Comuni di Barlassina, Seveso, Cesano Maderno, Bovisio Masciago e Desio di redigere il Piano di caratterizzazione, presenziare alle operazioni di prelievo dei campioni e verificare la corretta applicazione del protocollo prescritto da Arpa – Si presume che i carotaggi possano partire da gennaio, ma nulla finora ci è stato comunicato di ufficiale».

Resta il fatto che, una volta iniziati, si protrarranno per 4 mesi, quindi 120 giorni di lavori consecutivi compresi sabato e domenica. I prelievi saranno effettuati da Strabag, concessionaria di Società Pedemontana, per un costo di circa 800mila euro che dovrebbero trovarsi tra i fondi stanziati per il progetto esecutivo non ancora approvato. «Laddove si riscontreranno situazioni di concentrazioni elevate di diossina, cosa molto probabile, si dovrà procedere alla bonifica – aggiunge – per la quale ancora non so se siano state messe da parte le risorse necessarie».

«Pedemontana – prosegue il geologo – ha comunque fatto sapere che dovrà movimentare nella tratta B2 circa un milione di metri cubi di terreni contaminati equivalenti ad un costo di bonifica che, ho stimato, raggiunge i 40 milioni di euro. Sempre ammesso che, nel progetto esecutivo, non vengano previste opere ad oggi non conosciute in altre porzioni di terreni inquinati».

Nello specifico, il Piano di caratterizzazione prevede 214 punti di indagine, di cui 3 a Barlassina, 18 a Meda, 64 a Seveso, 73 a Cesano, 27 a Bovisio e 29 a Desio. Sono 22 i punti ricadenti nella ex zona A, 52 nella ex zona B, 130 nella ex zona R e 10 quelli che ricadono fuori da quest’ultima. Saranno prelevati 642 campioni di terreno, di cui 66 nella ex zona A, 156 nella ex zona B, 390 nella ex zona R e 30 fuori da quest’ultima.

«Per i carotaggi verranno impiegate apposite macchine ma i cittadini non dovranno temere nulla per la loro salute – puntualizza Del Pero – Ci sarà, comunque, un impatto psicologico, diversi carotaggi dovranno essere effettuati in terreni privati e si tratterrà di fare analisi più approfondite rispetto a quelle che vennero condotte tra il 2009 e il 2010 in cui gli addetti si limitarono a cercare nei campioni di terreno metalli e idrocarburi, portando, quindi, avanti analisi preliminari e poco approfondite. Non per nulla, il Prefetto ha convocato di recente i sindaci della tratta B2 per concordare queste operazioni. Anche la stessa Arpa nel 2013 ha introdotto una norma che prevede che qualsiasi scavo che ricada nella ex zona B venga accompagnato da apposite analisi del terreno».