Desio: sbarre sul letto o cinture, il progetto Ats per liberare i malati dalla contenzione

A Desio un convegno con 400 partecipanti da tutta Italia per affrontare il tema della contenzione dei malati: in Brianza progetto sperimentato in due Rsa, a Seregno e a Oggiono
Da sinistra le Asa della rsa Sironi di Oggionp, il direttore generale Ats Briaqnza Silvano Casazza, Simona Salò direttore sanitario Rsa don Orione e Marica Bisazza, responsabile Rsa, coordinatriceinfermiere ( foto Volonterio)
Da sinistra le Asa della rsa Sironi di Oggionp, il direttore generale Ats Briaqnza Silvano Casazza, Simona Salò direttore sanitario Rsa don Orione e Marica Bisazza, responsabile Rsa, coordinatriceinfermiere ( foto Volonterio)

“Ats libera da contenzione-insieme si può e si deve” era il tema affrontato nei giorni scorsi in un importante convegno che si è svolto nella sala conferenze del banco di Desio e della Brianza a Desio, promosso da Ats Brianza di Monza, all’interno del programma di formazione residenziale classica, come nuova modalità di presa in carico dei pazienti cronici e fragili, e organizzato da Paola Gobbi, coordinatrice infermieristico Uos continuità assistenziale e da Emanuela Guarisco, responsabile Uos modelli di presa in carico dipartimento Pipss Ats Brianza. Al convegno hanno preso parte oltre 400 persone provenienti da tutta Italia.

Ats Brianza, nel corso del 2018, ha iniziato a porre le prime basi per attivare un percorso finalizzato a rendere le strutture di ricovero del proprio territorio “libere dalla contenzione”. La contenzione meccanica (come possono essere le sbarre del letto o certe cinture usate per evitare cadute) è definita come “qualsiasi azione, procedura o mezzo applicato o adiacente al corpo, che la persona non può controllare o rimuovere facilmente e che impedisce la libertà di movimento atta ad assumere una posizione di scelta e l’accesso al proprio corso”.

“Il progetto pluriennale “Ats Brianza libera dalla contenzione”- ha spiegato Paola Gobbi- si è sviluppato coinvolgendo dapprima le strutture residenziali per anziani (Rsa) con l’intenzione di estenderlo nel futuro in modo graduale agli altri setting di cura. Nell’anno in corso sono state contattate due Rsa del territorio :don Orione Seregno e Rsa Sironi di Oggiono, che hanno aderito su base volontaria e terminato a loro volta un percorso formativo sul campo avente lo scopo di contribuire a creare i presupposti per un cambio culturale sull’adozione della pratica contenitiva, modificare atteggiamenti consolidati negli operatori, diffondere buone prassi”.

Il convegno si è prefisso lo scopo di favorire la completa dismissione dell’uso di mezzi di contenzione nelle strutture socio-sanitarie nel territorio della Ats Brianza, e dare inizio al percorso e dare rilevanza ai primi risultati e porre le basi per proseguire il prossimo anno, altre strutture disponibili. Il direttore generale Ats Brianza, Silvano Casazza, ha consegnato un attestato alle Rsa pilota Sironi di Oggiono e don Orione di Seregno.

Il convegno si è svolto in due parti distinte, con l’intervento di una quindici di relatori, mentre nella seconda parte, la tavola rotonda ha offerto le testimonianze di Antonella Tartufo (asa rsa Sironi Oggiono) e Giordana Mazzoleni (familiare di un ospite della rsa Sironi),Ileana Novati ( fisioterapista resa don Orione), Arianna Franchini (asa rsa don Orione) Livio Bicego (direttore dell’Irccs di Burla Garolfo di Trieste), Chiara Cutaia ( medico geriatra della rsa Golgi di Abbiategrasso), Chiara Pozzi (coordinatrice infermieristico della rsa La Madonnina di Vendrogno), Michele Zani (coordinatore infermieristico Le Rondini di Lumezzane).