Desio, nuova vita per l’ex Centrostile? Dai mobili a cittadella per anziani

Una cittadella per gli anziani. Potrebbe essere questo il futuro del Centrostile, il palazzo abbandonato da anni all’ingresso di San Giorgio di Desio, sulla Valassina.
Desio, il palazzo del mobile lungo la Valassina
Desio, il palazzo del mobile lungo la Valassina FABRIZIO RADAELLI

Una cittadella per gli anziani. Potrebbe essere questo il futuro del Centrostile, il palazzo abbandonato da anni all’ingresso di San Giorgio di Desio, sulla Valassina. Dopo numerosi tentativi andati a vuoto per la riqualificazione dello stabile che un tempo ospitava gli espositori del mobile e che oggi è ridotto ad un rudere, questa volta sembra vicino un accordo.

«C’è un interessamento da parte di una società che vorrebbe acquistare lo stabile e trasformarlo in un polo di servizi per la terza età e per i disabili » spiega Paolo Aliprandi, imprenditore di Sesto San Giovanni, uno dei principali tra i 40 proprietari dell’edificio. Le trattative sarebbero già ad una fase avanzata.
«Non abbiamo ancora firmato il compromesso, ma speriamo che gli accordi vadano in porto al più presto» spiega l’imprenditore.

Il progetto presentato prevede la realizzazione di una Rsa, cioè una casa di riposo, alcuni appartamenti per anziani autosufficienti, una palestra, una farmacia, un centro per la fisioterapia, ambulatori. Un progetto, insomma, simile a quello che il cda della Gavazzi vorrebbe realizzare nella vecchia casa di riposo di corso Italia.

«Confermo che sono in corso delle trattative per il Centrostile – dice il sindaco Roberto Corti – il progetto è compatibile con la destinazione d’uso urbanistica di quel palazzo. Seguiamo da vicino questa operazione: sarebbe una buona soluzione per tutta la città. D’altronde, il vecchio cda della casa di riposo, che aveva nel cassetto un progetto simile, non ha fatto nulla per arrivare ad una soluzione, ha posto solo veti. Intanto, il mondo va avanti».

La casa di riposo Gavazzi, per paradosso, è una dei proprietari del Centrostile. «Stiamo partecipando alle assemblee convocate dall’amministrazione dello stabile – dice il presidente del cda della Gavazzi Enrico Origgi –.Per ora tutto è sulla carta, non c’è niente di concreto».

E riguardo alla vecchia casa di riposo, Origgi ripete quello che da tempo va dicendo : «Non riesco a fare un passo in più sul progetto di rilancio dello stabile di corso Italia. Ci sono società interessate all’acquisto a parole, ma poi, quando si tratta di concretizzare, spariscono». Quello che non riesce a fare il pubblico, forse lo riuscirà a fare il privato. Le trattative per il rilancio del Centrostile proseguono. Oltre alla proposta della cittadella per anziani, sul tavolo c’è un secondo progetto avanzato da un’altra società: la realizzazione di un centro commerciale. «Preferiamo il progetto per gli anziani» afferma Aliprandi.