Desio, mangiare a scuola costa meno: per le famiglie il risparmio già da settembre

Diminuiscono le tariffe della mensa scolastica. Lo hanno annunciato il sindaco Roberto Corti e l’assessore all’istruzione Franca Biella, non appena è stata approvata la delibera di giunta che stabilisce la riduzione del costo dei buoni pasto per tutti gli alunni delle scuole desiane. Pur essendo stata decisa ora, viene applicata dall’inizio dell’anno scolastico, dunque da settembre.
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Foto Farina) Desio - Il sindaco Roberto Corti e l’assessore Franca Biella hanno annunciato la riduzione delle tariffe del pranzo nella mensa scolastica (

Diminuiscono le tariffe della mensa scolastica. Lo hanno annunciato il sindaco Roberto Corti e l’assessore all’istruzione Franca Biella, non appena è stata approvata la delibera di giunta che stabilisce la riduzione del costo dei buoni pasto per tutti gli alunni delle scuole desiane. Pur essendo stata decisa ora, viene applicata dall’inizio dell’anno scolastico, dunque da settembre.

Per le famiglie desiane c’è quindi una sorta di “tesoretto” accumulato, di cui si terrà conto. Le riduzioni riguardano tutte le fasce (la tariffa viene infatti formulata in base all’indicatore Isee)e vanno dal 7 al 13%. La tariffa minima passa da 3,07 euro a pasto a 2.66. Per le altre, via via, le cifre passano da 3,62 a 3,21 euro; da 4,12 a 3,71 euro; da 4,63 a 4,22 euro; 4,63 a 4,22 euro; da 4,73 a 4,32 euro; da 4,83 a 4,42 euro e infine per i non residenti la quota passa da 5.13 a 4.72 euro.

«Siamo riusciti ad ottenere questo risultato attraverso una manovra tecnica – spiega l’assessore Biella – Abbiamo rinegoziato le condizioni del contratto con la società che gestisce il servizio mensa la, Desio Food Spa di Reggio Emilia, prorogandolo fino alla fine del 2027».

La Desio Food è la stessa che ha realizzato il centro cottura di via Forlanini dove vengono cucinati i pasti. Il “project” originario, sottoscritto nel 2005, prevedeva che i costi relativi agli investimenti per la costruzione del nuovo centro cottura fossero coperti con i ricavi ottenuti dalla produzione dei pasti: 320 mila pasti annui per gli alunni delle scuole e 22 mila annui per i dipendenti comunali. Ma i pasti per i dipendenti, in realtà, non sono mai stati serviti e consumati.

«L’introduzione del sistema dei ticket per i dipendenti comunali – spiegano gli amministratori – e la contrazione della domanda da parte di alcune istituzioni scolastiche nel 2009 hanno portato ad una minore produzione di pasti rispetto a quanto previsto dal contratto, generando un disequilibrio superiore al 5%. Il contratto originario prevede la necessità di ristabilire l’equilibrio economico finanziario nell’ipotesi di scostamenti nel numero di pasti prodotti superiore al 5% sia positivi che negativi».

In questo caso, lo squilibrio è stato negativo: il comune sarebbe dovuto intervenire per coprire i mancati ricavi. Nello specifico, la società Desio Food vanta nei confronti del comune un credito per i pasti prodotti che alla fine della concessione prevista per il 2017 ammonterebbe a 1.361.000 euro.

«Abbiamo cercato una soluzione vantaggiosa per entrambe le parti, per riequilibrare i mancati ricavi della società e non gravare i bilanci comunali con un debito così oneroso» spiega il sindaco. La giunta ha quindi scelto di diluire nel tempo la restituzione del debito, allungando la durata del contratto. Nella trattativa ha avanzato la richiesta di uno sconto del 5% sul prezzo del pasto.

Le nuove condizioni, approvate, prevedono che il contratto duri ulteriori 10 anni, (dal 2018 al 2027) e che il costo del pasto per il comune sia di 4,71 euro fino al 2017, poi dal 2018 diventi 4,82 euro. Da qui, la buona notizia della riduzione delle tariffe. «Anche se si tratta di piccole cifre a pasto – commenta il sindaco – diamo un respiro alle famiglie, soprattutto a chi ha più figli iscritti al servizio»

P.F.